I numeri dell’affluenza al primo turno delle amministrative avevano destato qualche preoccupazione nel mondo politico. La situazione si è acuita ancor di più dopo i ballottaggi, dove solamente il 43.94% degli aventi diritto si è presentato alle urne. Un numero bassissimo: a vincere è proprio il partito degli astenuti, che rappresenta la cospicua maggioranza. Un dato che non può che far sorgere domande e riflessioni: perché gli italiani hanno scelto di non votare?

A detta di Gianluigi Paragone, leader di Italexit, le persone non si sentono rappresentate, sono tradite e ferite da un modello politico sempre più distante dai reali bisogni dei cittadini.
Basti pensare che la crisi economica già di per sé insistente – con 945mila unità di lavoratori in meno da febbraio 2020 a febbraio 2021 -, nei prossimi mesi potrebbe acuirsi ancor di più, tramutandosi in posti di lavoro persi che getteranno nella disperazione tante famiglie italiane. La situazione potrebbe presto degenerare. Le parole dei senatori Paragone e Crucioli, di L’Alternativa C’è.


Paragone: “Quelli che non votano sono cittadini feriti e traditi”

“Se più del 50% degli aventi diritto non va al voto è perché sono cittadini traditi e feriti. Questi vanno rispettati. È il grande successo dei tecnicismi di Mario Draghi, delle scelte del Capo dello Stato, di una politica che ha accompagnato trionfalmente questo signore che non ha avuto il piacere di confrontarsi con il popolo.
Sicuramente stanno nascendo nuove formazioni, forse sulle ceneri di quelle precedenti, o meglio, sulle ceneri delle speranze. La retorica della grande divisione non è vera. Giusto che la gente sappia che esistono delle offerte diverse. I ragazzi come Mattia Crucioli di Alternativa C’è si fanno un mazzo in giro per l’Italia ma non hanno la possibilità di parlare come faccio io.

Quello che al Governo non hanno ancora capito è lo scollamento sociale generato dalle situazioni occupazionali. Avremo una montagna di indebitati che si troveranno senza lavoro. Molti di loro hanno messo a garanzia la casa privata, questo vuol dire che se non hanno più la possibilità di onorare il debito, gli porteranno via le case. Dormiranno in macchina e in automobile. Non c’è da tempo una politica sulle case popolari e quelle che ci sono vengono assegnate a ca**o. Avremo uno scollamento sociale generato da queste politiche.

Il PNRR non scaricherà neanche un centesimo su questa gente perché finisce su banche e multinazionali. È ammissibile che un Paese che sta dando i soldi ad Unicredit per comprarsi MPS non ha i soldi per fare i tamponi gratuiti? Questa è davvero una barzelletta. Noi facciamo gola perché siamo il più grande popolo di risparmiatori. Possibile che noi rompiamo gli Stati per dare forza ad Amazon e alle multinazionali? La Grecia è il modello di ciò che vogliono fare in Italia e c’è sempre Mario Draghi di mezzo”.

Mattia Crucioli: “Questa situazione degenererà presto”

“Noi siamo una ventina di parlamentari, quindici alla Camera e cinque al Senato, e ci siamo rifiutati di dar la fiducia al Governo Draghi e abbiamo dato vita a ‘L’Alternativa c’è’. Siamo in minoranza e non abbiamo la possibilità e gli spazi perché utilizzando cavilli ci viene ridotta la possibilità di parola. I media hanno precisa indicazione di non dar risalto al nostro operato.
Le persone che non vanno a votare lo fanno perché il Ministro degli Interni fa picchiare i cittadini inermi, il Ministro della Salute adotta provvedimenti di natura politica e non di salute pubblica. Questo porta i cittadini a non fidarsi della politica.
Se non ci sarà un’offerta nuova e seria la gente non potrà non sfogare la propria rabbia. O verranno ascoltati o questa situazione degenererà e sarà responsabilità di Lamorgese, che fa prendere i cittadini a colpi di idranti e lacrimogeni invece che ascoltarli”.