Il calcio dei ricchi. Il prezzo dei biglietti per le prossime partite di campionato scatenano le polemiche. Basti pensare al listino proposto per il Derby d’Italia Inter-Juventus. Dai 325 euro per una poltroncina centrale del primo anello rosso ai 46 euro in curva al secondo anello verde, fino ai 58 euro sempre per il secondo anello di San Siro. Parliamo indubbiamente di prezzi esagerati e impopolari.

La pandemia ha provocato un crollo vertiginoso dei ricavi per le principali società del nostro pallone. La riapertura degli stadi invita i club dello stivale a reperire nuove risorse, per rimpinguare bilanci sofferenti, attingendo proprio dagli incassi al botteghino. In tal modo però si rischia di compromettere il rapporto con i tifosi che, al cospetto di costi obiettivamente insostenibili, potrebbero voltare le spalle alle rispettive squadre del cuore.

Discorso simile per quanto riguarda il prezzo dei parcheggi adiacenti allo stadio milanese. Per domenica, in occasione del match tra nerazzurri e bianconeri, la cifra prevista per il parking dei pullman ammonta a 85 euro.

Il pensiero dei nostri opinionisti

Fabrizio Biasin

Gli ultimi prezzi proposti dalle società sono decisamente impopolari. Prezzi che sono un po’ figli della pandemia dopo il periodo della chiusura totale degli stadi. I club in questo modo puntano a fare cassa, però non è corretto lucrare sulla passione e sulle spalle della gente. In realtà ci stanno provando tutti quanti. Ricordo che il Milan è tornato sui suoi passi qualche settimana fa per l’esordio in Champions League con l’Atletico Madrid. Adesso l’Inter se ne approfitta in occasione della sfida alla Juventus. Credo che ci debba essere un limite. Capisco i prezzi alle stelle per i posti dove non è contemplata solo la partita, ma anche lo Sky Box e la cena, però bisogna tutelare quelli che vogliono andare in curva portando magari anche i figli.

Alessandro Vocalelli

Le società fanno il loro lavoro ad alzare i prezzi. I tifosi, almeno per una volta, dovrebbero dire: ‘Sai che c’è? Noi non ci veniamo‘. Quindi si lascia lo stadio semivuoto, e vedrete che la volta dopo i club si renderanno conto dell’errore commesso. Se uno accetta questi parametri fa il loro gioco. Credo che il tifo debba sempre avere un lato razionale.

melli

Franco Melli

L’amore per una squadra, spesso, spinge a spendere anche queste cifre. Le società puntano proprio sulla passione irragionevole delle persone verso una squadra di calcio. Oggi le cose funzionano così in questo mondo.