Siamo partiti con i medici, alla fine si è arrivati ai lavoratori: si va verso l’obbligo di esibire il Green pass ai dipendenti pubblici a partire probabilmente dal mese di ottobre. In settimana ci sarà la discussione in cabina di regia del nuovo decreto e delle nuove linee guida da seguire. Nonostante le divisioni all’interno della maggioranza di Governo, il Presidente del Consiglio Mario Draghi sembra irremovibile riguardo l’ampliamento del raggio di azione del certificato vaccinale.

Una tattica ben precisa, secondo il retroscenista politico Marco Antonellis: “Draghi drammatizza l’emergenza Covid per tenere unito il Governo”, ha scritto e commentato il giornalista. Cosa vuol dire? “Un po’ come Conte ha usato lo stato d’emergenza per tenere unito il Governo, Draghi sta usando l’obbligo vaccinale per serrare i ranghi dell’esecutivo“, ha detto Antonellis a “Un Giorno Speciale”.
Le divisioni nel Governo di unità nazionale starebbero formando crepe sempre più insanabili che spostano gli equilibri elettorali, e dunque anche quelli istituzionali. Per tradurre, si hanno come risultato decisioni sempre più orientate a tenere a galla il gioco politico, con la salute pubblica sempre più spesso relegata solo a causa secondaria nelle intenzioni del legislatore.

L’analisi di Marco Antonellis ai microfoni di Francesco Vergovich.

“Saranno dei mesi tostissimi per Mario Draghi da qui alle elezioni del Capo dello Stato a febbraio.
Le varie riforme, dal fisco alla concorrenza a molte altre cose, inclusa la stessa giustizia, sono tutti temi politicamente sensibili dove i partiti inevitabilmente si andranno a scontrare. Poi c’è un fatto che farà arrabbiare ancora di più Salvini da un lato e Letta dall’altro: il successo elettorale di Giorgia Meloni che ormai sta attaccando anche la Lega: questo costringerà sia Salvini che Letta a “strillare” ancora di più, ad alzare i toni.

Il combinato disposto di tutto questo porta Draghi da un lato a separare le spie del Governo da quelle dei partiti e, dall’altro lato, a drammatizzare la questione Covid, utilizzando l’emergenza, che stavolta non è stato di emergenza come per Conte l’altra volta ma è obbligo vaccinale per tentare di serrare i ranghi al Governo. Lui capisce che il Governo si sta sfilacciando, che su tanti temi non c’è unanimità, non c’è il consenso necessario. Sta utilizzando l’obbligo vaccinale un pò come Conte faceva l’anno scorso per tenere unito il Governo utilizzando lo stato di emergenza.

Noi europeisti quando fa comodo? Sul fatto di essere europeisti io dico che in tutta Europa tutte le nazioni europee sono europee quando gli fa comodo, non solo l’Italia. Sul discorso Green pass e obbligo vaccinale l’Europa ti può dare un consiglio però poi la scelta spetta ai singoli Stati. Bisogna anche vedere le loro contingenze politiche.

Io credo che in Italia alla fine non ci sia bisogno dell’obbligo vaccinale ma è appunto un discorso che ha più a che fare con la politica di serrare i ranghi del Governo che non con chiare esigenze vaccinali. Il tema non è sanitario ma politico. Vedremo poi come e quanto si andrà avanti con il Green pass”.