Medici e insegnanti sospesi dal servizio sono solo il preludio di ciò che accadrà tra qualche settimana. Se fino a questo momento l’obbligo di Green Pass aveva riguardato soltanto il corpo docenti, mentre l’obbligo vaccinale solamente i sanitari, la storia sarà diversa a partire dal 15 ottobre. Da quella data in poi, infatti, tutti i lavoratori, sia nel pubblico che nel privato, dovranno essere in possesso del Green Pass per poter svolgere la propria professione.

Un obbligo che costringerà tanti lavoratori a dover abbandonare il proprio posto di lavoro. Se, infatti, tanti sono gli italiani che non vogliono sottoporsi a vaccinazione, altrettanti sono quelli che non hanno la possibilità di svolgere un tampone ogni due giorni, come vuole il Decreto Legge che ha introdotto la tessera verde. Per ottenerla, infatti, si può anche essere in possesso del risultato di un tampone negativo non più vecchio di 48 ore. “Palesi forme di discriminazione”: è questo il commento di Diego Fusaro, che ha parlato della questione a ‘Un Giorno Speciale’.

Io credo che non si tratti di una questione medico-scientifica, come pure viene presentata, invece affonda le sue radici in una sorta di nuova religione terapeutica. Il medico che cura le persone che viene sospeso perché non si è fatto benedire è l’equivalente del teologo medievale che pur avendo argomentato dell’emergenza di Dio non avesse metabolizzato i cardini della religione ufficiale e venisse dichiarato eretico o perseguitato. Sta prendendo forma una religione terapeutica: “credere nel vaccino” non ha nulla di scientifico, la scienza non procede per credenze ma procede per metodo, rigore e argomentazioni.
Chi non si piega a questa religione, a questo sacramento viene considerato come un eretico. Il caso dei medici è emblematico: ci sono centinaia di medici che non si sono fatti benedire, sarebbe giusto sentire le loro ragioni, piuttosto che sentire sempre i 5 o 6 medici che fanno a gara su chi è più ortodosso. La stessa cosa sta accadendo anche nelle Forze dell’Ordine.


I docenti? Li togliamo dall’incarico e rimaniamo senza docenti o li costringiamo? Non ho nulla né a favore né contro il siero benedetto per il semplice fatto che non sono un medico, sul piano giuridico-filosofico mi permetto di dire che l’obbligo è una questione aberrante, ancora di più lo è quell’obbligo infame e mascherato che è la tessera verde. Che fare? Siamo di fronte ad una religione intransigente, il medicalismo. Bisognerebbe ragionare di questi temi. La chiave per comprendere tutto è l’ideologia medico-scientifica. Oggi tornano palesi forme di discriminazione che vengono giustificate in nome di ragioni medico-scientifiche. Questo discorso medico-scientifico attiva un dispositivo che perfino la discriminazione a norma di legge ci appare non solo necessaria ma anzi intrinsecamente buona. Una ideologia medico-scientifica che ha immediate ricadute politiche e sociali. Stiamo reintroducendo discriminazioni a norma di legge che in Europa non vi erano più dal 1945. Come detto da Fauci l’Italia indica al mondo intero il destino al quale andrà incontro anche ai Paesi che non stanno usando l’infame tessera verde, il nuovo lascia-passare dei sudditi, costretti a continui aggiornamenti. L’Italia è il nuovo apripista”.