Milan-Kessie: uno stallo che preoccupa. La trattativa per il rinnovo del contratto del centrocampista ivoriano si allunga. Apparentemente la situazione sembra essersi bloccata senza possibilità di ottenere, in tempi stretti, una svolta concreta.

Le parti sono distanti sul tema dei temi: le cifre. Il calciatore, a più riprese, ha manifestato la chiara intenzione di voler rimanere a Milanello ancora a lungo. Negli ultimi giorni il ‘Presidente‘ avrebbe sparato una richiesta decisamente fuori dai parametri abituali del club rossonero. 7 milioni sono davvero troppi per Maldini e soci.

Seguiranno certamente altri incontri tra George Antangana, procuratore del mediano ex Atalanta, e i vertici societari milanisti. Il contratto di Kessie, ricordiamo, scadrà nel giugno del 2022. Le voci di un possibile inserimento del Tottenham, diretto da Paratici, sembrano destinate a restare tali.

La fumata bianca dovrebbe comunque arrivare. Per i tifosi del Diavolo perdere un’altra pedina di spessore, dopo Donnarumma, sarebbe un boccone amaro difficile da digerire.

Le voci dei nostri esperti a Speciale Calciomercato

Stefano Agresti

No, il mercato del Milan non è finito. I rossoneri devono prendere il trequartista. Potrebbero prendere anche Adli a centrocampo. Ma la vicenda vera del Milan di adesso è quella di Kessie. Su questo ci versioni contrastanti, dipende da quale parte parla. C’è una parte che dice: ‘Lui vuole sempre di più’, mentre c’è l’altra parte che dice: ‘Io sto fermo lì e aspetto che arrivino alla mia cifra, ma non si sono mai avvicinati’. Il mercato rossonero deve rientrare necessariamente entro certi parametri, come indicato dai vertici societari.

Franck Kessie durante gli allenamenti a Milanello

Sandro Sabatini

Nella dirigenza del Milan si sono spaventati della richiesta fatta da Kessie e del suo entourage. Quando gli dicono 5, lui risponde che vuole di più, quando gli dicono 5.5 o 6 lui risponde allo stesso modo. Il club rossonero sta arrivando allo stipendio di Ibrahimovic ma lui continua a nicchiare. Al Milan hanno tutti il sospetto che lui abbia già qualcosa di diverso in mano.