Prosegue la campagna elettorale che tra qualche mese porterà Roma ad avere un nuovo sindaco. Tra i candidati c’è anche Enrico Michetti, che sta portando avanti le proprie idee e i propri progetti nel rispetto degli altri candidati, senza violenza verbale e accuse. Un punto sul quale lo stesso Prof. insiste: si tratta infatti di una “novità” nel panorama politico romano e in generale italiano.

Non solo civiltà e rispetto nella campagna elettorale dell’avvocato. Sono tanti i temi sui quali Michetti sta ragionando in vista di una carica da primo cittadino di Roma. Sicurezza, gestione dei rifiuti, aiuti alle categorie più fragili, come gli anziani: sono tantissime le idee del Professore, che vorrebbe attuare qualora il popolo romano lo scegliesse come successore di Virginia Raggi. Le sue parole a “Un Giorno Speciale”.

“La cosa più bella è il contatto umano. La radio mi ha dato per 6 anni il contatto con i radioascoltatori, persone che incontro per la strada, con cui scambio idee. La cosa più bella di questa campagna elettorale è il rapporto che si è creato con la cittadinanza. Io sto facendo una campagna elettorale anomala perché noi non insultiamo nessuno. Io voglio chiudere la mia campagna elettorale avendo parlato soltanto del programma, avendo abbracciato tutti e nel massimo rispetto ed educazione. Questo il mio primo obiettivo. Hanno fatto di tutto per non farmi candidare, eppure sono andato avanti con il sorriso e senza proferire alcuna parola o rispondere a provocazioni. Già soltanto aver fatto questo mi soddisfa. Se riesco a portarlo avanti, avrò fatto tanto. Gli altri candidati mi copiano? Questo è bello perché significa che le idee che tu proponi hanno una larga condivisione. Lo prendessero come impegno.

Roma più sicura? Io dal primo giorno farò in modo di convocare un tavolo permanente sulla sicurezza con il Viminale e i prefetti e tutti coloro che hanno un ruolo importante nella sicurezza per fare un monitoraggio settimanale su quelle che sono le criticità e gli strumenti che si adottino per porre rimedio, con coinvolgimento diretto della cittadinanza che subisce lo spaccio, le violenze, il sopruso e tutto ciò che devasta alcuni territori. Ad esempio il bigliettaio sull’auto è presidio di legalità, un’assistenza importante”.