Il futuro si avvicina e uno dei cambiamenti più importanti che sconvolgerà le vite delle persone sarà la digitalizzazione della moneta. L’abolizione del contante, secondo l’Europa, dovrebbe portare ad alcuni benefici, come l’eliminazione dell’evasione fiscale. La realtà dei fatti, però, sembra essere un’altra. La moneta virtuale, infatti, potrebbe eliminare completamente il contatto con la realtà, portando le persone a vivere in un mondo virtuale senza più alcun ancoraggio a ciò che è la concretezza della vita quotidiana.

Oltre ai cambiamenti che potrebbero interessare le persone nella loro vita individuale, bisogna fare i conti con i benefici che potrebbero trarne le banche e le grandi aziende digitali. A lanciare l’allarme a riguardo è Valerio Malvezzi, noto economista, a ‘Un Giorno Speciale’.

“La digitalizzazione non mi spaventa ma mi fa riflettere. Sono stati bravi ad ottenebrare la mente di miliardi di persone, pensando al mondo sviluppato. Pensiamo di essere tanto intelligenti ma ci facciamo prendere per il naso da questi signori. Io parlo di economia umanistica, un’economia reale. Se parlo di moneta, ad esempio, è certo che vogliono farla sparire. Il simbolo è molto importante nella mente delle persone. Difficile mettere la paghetta in un salvadanaio virtuale.

Importante comprendere che la moneta reale ha la testa e la croce, la moneta virtuale no. Pensiamo alla lira: sulla testa c’era il potere, il re o il Governo, sull’altro lato c’era il riferimento al popolo, all’agricoltura, alla manifattura ecc. Se tornassimo ancora indietro vedremmo delle teste di animali: capre, mucche, cavalli, grano… Vedremmo il territorio. La simbologia è importante, c’è stampato sopra chi dà valore a quell’oggetto. Se noi andiamo nel mondo di oggi si assiste al controllo della mente attraverso la paura, l’occupazione della mente. Si impedisce alla gente di avere tempo libero per pensare. Il terzo elemento è il controllo tecnologico: nulla tornerà come prima, interi comparti mondiali saranno cambiati, non si tornerà più al mondo reale ma si tornerà al virtuale. Gli enormi utili in borsa li hanno fatti le aziende multimediali digitali”.