La situazione rifiuti a Roma si fa sempre più grave e ingestibile. Nelle ultime settimane la Capitale è stata invasa da vere e proprie montagne di immondizia che, soprattutto nelle periferie, rendono l’aria irrespirabile e attirano animali selvatici, come topi e cinghiali. Uno scenario difficile per milioni di cittadini che ogni giorno si trovano a fare i conti con una gestione discutibile dell’emergenza.

Inevitabilmente il tema dei rifiuti è diventato centrale nei programmi dei candidati che, tra qualche mese, concorreranno per diventare Sindaco di Roma. Tra questi Enrico Michetti, che in diretta ad ‘Accarezzami l’anima’ ha spiegato come gestirebbe l’emergenza legata alla spazzatura, ma non solo. Il candidato ha infatti fatto sapere che i cittadini romani potrebbero richiedere un rimborso legato al tributo pagato per la gestione dei rifiuti. Trattandosi di un disservizio, gli abitanti della Capitale avrebbero diritto ad un risarcimento dell’80% di quanto pagato.

“Roma ha bisogno di impianti, altrimenti va tutto in discarica. Il problema si risolve se individuiamo delle aree per fare impianti. La cosa più difficile è individuare le aree e creare micro impianti per il trattamento. Questi impianti devono essere funzionali e prossimali. Il ciclo dei rifiuti deve chiudersi in maniera virtuosa. Roma potrebbe avere una delle cartiere più grandi a livello nazionale, ma anche impianti capaci di produrre biometano. Bisogna cominciare ad innescare il processo virtuoso. A Roma chiedono un tributo e non danno un servizio, anzi, danno un disservizio con sostanze tossiche: la Legge prevede un rimborso fino all’80% se non c’è il servizio. Il tributo non è una truffa: c’è una legge dello Stato che dice che se non ricevi il servizio, tu puoi chiedere un rimborso dell’80%. Quello che succede adesso, invece, significa trasformare il tributo in una truffa”.