“Ripartenza o Apocalisse – l’Italia ai tempi del Covid” è il nuovo libro di Pasquale Ciacciarelli, Consigliere della Regione Lazio e Presidente della Commissione Cultura. Ripartire per non annullarci, ripartire per non incombere nell’apocalisse: questo il tema sul quale si concentra Ciacciarelli nella sua pubblicazione. Basta col sottovalutare le bellezze della nostra terra, basta svenderle alle altre nazioni. Dobbiamo riappropriarci delle nostre risorse e sfruttarle al meglio per ripartire.

Un segnale positivo quello lanciato dall’autore, la ripresa infatti non soltanto è doverosa, ma soprattutto possibile. E gli strumenti per raggiungerla, sostiene, li abbiamo tutti. Ne ha parlato in diretta a ‘Lavori in corso’ con Stefano Molinari e Luigia Luciani. Ecco cosa ha detto.

“Questa è una fase di grande difficoltà. E’ proprio il titolo di questo mio libro ‘Ripartenza o Apocalisse’ è calato in questo momento storico che stiamo vivendo. Un momento delicato e nevralgico per il nostro paese. Noi abbiamo delle ricchezze intrinseche, il problema è che noi italiani siamo abituati ad averli sottomano e non capiamo neanche più la grande ricchezza che abbiamo e la potenzialità del nostro paese. Da questa prospettiva dobbiamo assolutamente ripartire.

L’Europa ci dà una grande opportunità, quella di poter contrarre del ‘debito buono’. Come lo ha chiamato Draghi. Noi dobbiamo cercare di rimanere anche negli annali delle prossime generazioni per aver gestito bene questo debito e per aver creato ricchezza da questo creando delle prospettive serie per l’Italia.

Molte delle nostre perle sono state acquistate da soggetti stranieri che le stanno facendo ben fruttare e stanno creando ulteriore ricchezza. Da questa grande difficoltà si può contrarre e riuscire ad avere una ripartenza per il nostro paese. Un senso di responsabilità va anche ai giovani.

Siamo unici nel mondo. Non dobbiamo accodarci a quelle che sono delle mode che ci vengono calate dall’America o da altri Stati. Possiamo noi dettare la linea del saper fare al resto del mondo. Dobbiamo avere solo consapevolezza, quella che è stata persa negli anni. Nel mio libro c’è soprattutto questa esortazione”.