“Abbiamo le prove: in Germania vorrebbero imporre il vaccino per i bambini a scuola! È una violazione del Codice di Norimberga” ▷ Avv. Holzeisen

Se non ci saranno avvenimenti atipici, arriveranno le autorizzazioni per vaccinare i minori: è quanto si evince da una conferenza stampa tenuta a Berlino dal Ministro della Salute tedesco Jens Spahn, che ha delineato uno scenario secondo cui le vaccinazioni ai bambini oltre i dodici anni potrebbero essere effettuate sul finire dei mesi estivi, senza contare ciò che è accaduto con il colosso Pfizer, che a settembre chiederà l’autorizzazione per somministrare il suo vaccino anti-Covid ai bambini dai 2 agli 11 anni di età.
Ci sono quindi tutte le premesse per cui la vaccinazione di massa possa diventare una vaccinazione infantile. Questo nonostante gli studi su queste fasce d’età siano ancora in corso e non diano dunque certezze sui possibili effetti collaterali a lungo termine.

Ma ciò su cui si focalizza l’avvocato Renate Holzeisen nella sua critica a questa mossa della sanità tedesca (e forse non la sola) non sono solo le incertezze sul futuro, ma anche le certezze del presente: quel tasso di mortalità che nei bambini è decisamente inferiore rispetto agli adulti. Sono davvero pochi i bambini morti nel mondo per coronavirus, si tratterebbe di un numero tanto esiguo che, a detta dell’avvocato, potrebbe essere anche inferiore al dato sui possibili effetti collaterali post-vaccino.
Sentite cosa ci ha detto a ‘Un Giorno Speciale’.

Abbiamo documentazioni da parte del Ministero dell’Istruzione e il Ministero dell’Interno. Noi avvocati che siamo in stretta collaborazione con i colleghi germanici abbiamo potuto vedere che va tutto nella direzione di prevedere già per quest’autunno l’obbligo del vaccino anti-Covid per i bambini.
Questo per poter entrare a scuola e persino all’asilo. Si tratta di una chiara violazione del codice di Norimberga, inoltre i nostri bambini di fatto non rischiano nulla da un’infezione da Sars-Cov-2, come dimostrato nelle metaanalisi dello scienziato della medicina più citato al mondo, quale John Ioannidis, che insieme ad altri colleghi lo scorso ottobre ha pubblicato uno studio sul bollettino dell’Organizzazione Mondiale della Sanità con peer review, dimostrando che il tasso di mortalità in media per tutta la popolazione è dello 0,15%, paragonabile a un’influenza medio-seria. E per i bambini i numeri sono anche inferiori, rischiano meno che con una normale influenza.

E’ un’azione totalmente irresponsabile somministrare a tutta la popolazione queste sostanze sperimentali che sono di terapia genica di cui non conosciamo gli eventuali effetti a lungo andare.
Vediamo già degli eventi dannosi molto gravi, muoiono ogni giorno dei giovani ai quali vengono inoculate queste sostanze, ma questi eventi vengono taciuti dalla maggior parte dei media. E’ una situazione gravissima: la farmacovigilanza non funziona e questo è un altro scandalo su cui invito i procuratori ad accendere i fari.

Sappiamo che gli studi clinici di Fase 3 non sono stati terminati e siamo passati direttamente all’applicazione di vasto campo su tutta la popolazione, non sono stati fatti gli studi degli effetti collaterali nel caso di assunzione di altri farmaci – una pazzia totale – e soprattutto non sappiamo gli effetti sul lungo periodo, perché si tratta di sostanze sviluppate in pochissimi mesi e messe sul mercato su pressione politica di chi ne guadagna in continuazione“.