Noi facciamo avanzo primario, cioè tassiamo di più di quanto spendiamo, e questo a differenza di quanto pensa la stragrande maggioranza di italiani che credono alla leggenda del “abbiamo il debito pubblico perché abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità”. No, abbiamo il debito pubblico perché ci siamo indebitati con un sistema di banche speculative private.

Corre l’obbligo di ricordare come da 40 anni noi celebriamo il compleanno di politiche neoliberiste di cui pochissimi in Italia hanno compreso la portata distruttiva nel nostro sistema economico prima e sociale poi.

L’aumento del debito pubblico non fu dovuto a una esplosione di spesa pubblica. Noi ormai da 30 anni stiamo facendo sempre le stesse cose: distruzione di spesa pubblica, taglio di bilancio, risparmio e stiamo aumentando la pressione fiscale sugli imprenditori, che sono diventati agnelli sacrificali.

Il mercato sta cambiando in modo rapidissimo. Lo Stato sta scaricando sui liberi professionisti e soprattutto sui commercialisti una serie di adempimenti folli e schizofrenici di tipo fiscale che stanno rendendo il loro mestiere folle. E questo perché non volendo assumere personale nella pubblica amministrazione, si sta scaricando sui privati l’adempimento e il mantenimento dello Stato, peraltro senza pagarli, anzi sacrificando i commercialisti per tutta la parte fiscale e penalizzando le imprese che vengono massacrate da una pressione fiscale che da quasi 40 anni è in continuo aumento.

Malvezzi Quotidiani, pillole di economia umanistica con Valerio Malvezzi