Il primo maggio che non finisce mai. Continua lo scontro tra il rapper Fedez e la Rai su quanto accaduto durante e dopo il concertone, e stavolta la boutade è tra il marito di Chiara Ferragni e la Commissione Vigilanza, dalla quale chiedeva di essere ascoltato sui fatti.
La commissione gli dà picche per ragioni prevalentemente giuridiche, come chiarisce Valeria Fedeli, esponente Dem della Commissione Vigilanza: è “perché c’è già una vertenza in atto” che Fedez non verrà ascoltato contrariamente a quanto si auspicava il PD e la stessa Fedeli. Nonostante ciò il presidente della Vigilanza Rai, Alberto Barachini, ha deciso di richiedere lo stesso una testimonianza in forma scritta al rapper sulla sua versione dei fatti.

La risposta ufficiale di Fedez? Tre clown tra le mail ricevute dalla Commissione: una reazione che non è piaciuta neanche alla Senatrice Fedeli, che pure condivide i contenuti del suo intervento al concertone della Festa dei Lavoratori.
Sentite come ha commentato a ‘Lavori in Corso’.

A questa risoluzione della vigilanza Fedez ha risposto con una mail – questo è il punto, non ragioniamo di tweet – quindi una risposta ufficiale, con l’emoticon di tre pagliacci. Da questo punto di vista, anche da parte mia che comunque vado avanti a distinguere i contenuti (che ho difeso e che continuo a difendere) su ciò che Fedez ha fatto il primo maggio, voglio essere chiara come posizione politico-culturale. Però io dico anche che le istituzioni vanno rispettate: si può dissentire, c’è un modo civile per dire “non sono d’accordo”, ma rispondere ad una commissione bicamerale parlamentare, quindi al Parlamento, con quel tipo di mail, lo considero sbagliato, inadeguato e non corrispondente anche al modo e alle ragioni per le quali lui – giustamente – aveva anche chiesto l’audizione. Lo dico per trasparenza.

Si è messo in una posizione che non corrisponde alla grande forza, al grande coraggio e alla grande capacità che ha di comunicare positivamente. Quel linguaggio distruttivo e non civile io non credo che lo aiuti.

Rimango convinta che Fedez abbia tutte le possibilità di usare il linguaggio verbale ma anche scritto per dire alla Commissione Vigilanza esattamente dal suo punto di vista com’è andata sul primo maggio. Devo anche dire che mi auguro che ciò avvenga, una volta archiviata la mail di risposta con le tre faccine: continuo ad augurarmi che ci sia una sua risposta di merito che possa mettere in trasparenza quello che lui ha da dire alla Commissione Vigilanza, perché comunque resta agli atti“.