Il tanto atteso annuncio sull’inizio delle riaperture è arrivato. O almeno così è stato riferito dal Premier Mario Draghi nel corso della conferenza stampa nella quale ha si è espresso a favore della re-introduzione della zona gialla a partire dal 26 aprile e del conseguente via libera ad alcune attività: ristorazione, scuole, cinema, teatri. Per il resto se ne parlerà nelle prossime settimane, covid e vaccini permettendo.
Può bastare? Per chi in questo momento è collocato all’opposizione rispetto al Governo assolutamente no. Lo dimostrano le parole pronunciate ai microfoni di Luigia Luciani e Stefano Molinari dalla senatrice Daniela Santanchè: “Noi lo riteniamo del tutto insufficiente. Avevamo detto di aprire tutto ciò che era all’aperto, ma da oggi”.
Così l’Onorevole Santanchè è intervenuta a “Lavori in Corso”.
“Non bisognava scomodarsi a fare il Governo “dei migliori” o a chiamare una personalità come Draghi, se poi vediamo che nella sostanza non cambia praticamente nulla. Noi lo riteniamo del tutto insufficiente. Noi avevamo detto di aprire tutto ciò che era all’aperto, ma da oggi. Abbiamo visto che ci sono ricerche scientifiche che dimostrano che il contagio all’aperto è praticamente nullo. Allora mi deve far capire perché sono aperti l’Ikea, Leroy Merlin, questi grandi magazzini, mentre i ristoratori e tante altre attività devono crepare di fame. Soprattutto quelli che possono aprire all’aperto e in assoluta sicurezza. Spiegatemi voi cosa è cambiato, io non l’ho capito.
Intanto sono rimasti i colori: rosso, verde, giallo, bianco, blu, bluette e quello che è. Quindi già questo non è cambiato. In più ripeto, tutto ciò che era all’aperto si poteva aprire in sicurezza. E così non è. Se ci sono evidenze scientifiche che all’aperto non ci si contagia, perché non apriamo domani?
Io capisco che il Governo non vuole prendersi delle responsabilità. E’ ovvio che chiudere è la cosa più semplice, poi dopo avremo la guerra civile. Ma per adesso è la cosa più semplice. Io dico, come avete detto bene voi, vivere è rischiare. Se noi aspettiamo che questa pandemia sia a rischio zero, stiamo chiusi per i prossimi due anni. Se raccontano la balla dei vaccini, il vaccino a rischio zero non c’è. Non c’è il vaccino a rischio zero! Io come mamma, quando portavo mio figlio a fare i vaccini, certo che ero preoccupata, perché il vaccino a rischio zero non c’è.
E’ proprio la visione che è sbagliata. E’ una visione al meno. E’ una visione dove stiamo tutti sotto una campana di vetro. Ma quanta gente malata, oncologica, di malattie, cardiopatie invece è morta perché non si cura più? Lo andiamo a vedere tra un anno o due l’incidenza di questo Covid sulle persone malate, che non hanno potuto curarsi? E allora basta con questa questione del rischio a zero! In sicurezza dovevamo aprire. Io non so chi festeggia ‘ah che bello riapriamo: ma dove? Quando? Chi?
Obiettivamente il ministro Speranza dovrebbe cambiare Paese per tutte le cose sbagliate che ha fatto. Vogliamo parlare delle mascherine? Vogliamo parlare dei vaccini? Vogliamo parlare del piano pandemico? Vogliamo parlare di tutte le cose che non ha fatto Speranza. Per cui Speranza deve cambiare Paese, deve sparire Speranza per come ci ha ridotto!”.