Finalmente in Gran Bretagna si riaprono anche gli esercizi commerciali ritenuti, chissà perché non essenziali. Si riaprono i pub, però soltanto all’aperto, e i ristoranti soltanto all’aperto. Sembra che questo sia un successo, ma le prescrizioni ci sono ancora. Intanto la prima cosa da dire è che tutto questo interviene dopo più di 4 mesi di chiusura totale. I parrucchieri sono stati chiusi in Gran Bretagna appunto per 4 mesi, così pure ristoranti e pub.

Quattro mesi, non come da noi con zone gialle o arancioni. Rosso, tutto rosso. Questo pur avendo cominciato poi a vaccinare. Perché questa è la cosa importante: puoi fare una vaccinazione di massa solo se sei confinato, altrimenti rischi le varianti. E’ esemplare la storia di un parrucchiere che dice: ‘Ho 1500 appuntamenti da evadere il più possibile, apro alle 6 del mattino perché sono rimasto chiuso per quattro mesi’.

Questo significa che altri paesi, che stanno ora uscendo dalla pandemia, lo hanno perché vaccinano tanto ma soprattutto perché sono stati chiusi. Tanto è vero che tra le prescrizioni che dicevo prima, il Premier Johnson continua a indicare le stesse: igienizzazione delle mani, distanza e mascherine nei luoghi chiusi. Perché si è capito che la diffusione aerosol è più importante di quelle che invece sono le diffusioni su superficie, dunque per quelle bisogna ancora tutelarsi pure nei posti che piano piano riapriranno.

La vera riapertura in Inghilterra avverrà non prima della metà di giugno, e ancora si discute quando riapriranno tutti gli aeroporti a pieno carico anche per l’estero. Questo è un po’ quello che dobbiamo tenere in mente. Non siamo ancora fuori, ci vorrà tempo, ed è paradossale, surreale, ridicolo che si discuta da noi di riaperture rispetto ai numeri che abbiamo confrontandoli con quelli della Gran Bretagna. Inghilterra in cui i contagi sono scesi sostanzialmente nell’ordine delle migliaia o delle centinaia, e i morti nell’ordine delle decine.

Questo è il quadro che ti consente di riaprire, eppure lo fanno parzialmente con attenzione. Noi invece ‘Eeee tutti fuori! Tanto le riaperture le possiamo fare’. Noi non le possiamo fare perché non siamo affatto fuori dall’emergenza. Dunque nessuno deve mettere in pericolo la salute degli altri. Altra faccenda è poi chiedere ristori per le attività chiuse, ognuno si potrà regolare, vedere come sono andate le cose negli altri paesi. Molto più efficace invece la strategia di chi fa queste continuando con le chiusure. Semplicemente perché la pandemia è un fatto fisico, si governa con il metodo scientifico, e non con l’avventurismo politico.

GeoMario, cose di questo mondo – Con Mario Tozzi