La luce in fondo al tunnel: è quella che con ogni probabilità cominciano a vedere bar, ristoranti e tutto quel comparto che per tanto, troppo tempo ha tenuto abbassata la saracinesca. Proprio a loro il Premier Draghi sembra aver rivolto un messaggio nel corso della sua conferenza stampa di oggi pomeriggio nel dichiarare “priorità assoluta” anche le attività all’aperto.
Dal 26 aprile tante imprese oggi in grosse difficoltà potranno riprendere a lavorare. Un grosso salto in avanti, considerato che la data pronosticata da molti e auspicata da alcuni era quella del 2 giugno. Simbolica, per carità, ma un macigno per chi non batte cassa da mesi.
E così può sorridere anche il presidente del Mio Italia Paolo Bianchini, che ospite di Stefano Molinari e Luigia Luciani ha parlato di “bicchiere mezzo pieno” per le riaperture che verranno.
Ecco il commento di Paolo Bianchini a “Lavori in corso”.
“Senza pressioni Speranza avrebbe riaperto il 2 giugno”
“Sicuramente bicchiere mezzo pieno perché se ricordate la scorsa settimana si parlava del 2 giugno, il ministro Speranza se non avesse avuto pressioni importanti ci avrebbe fatto riaprire il 2 giugno.
Questo va chiarito: chi non ha i tavoli all’aperto può lavorare comunque all’interno. E vedremo nel decreto che sarà lunedì in Consiglio dei Ministri che cosa prevederà il protocollo.
Da quelle che sono le informazioni che ho avuto io verranno privilegiati i dehors esterni. Ma chi non ha i dehors esterni avrà un protocollo che dovrà seguire per lavorare all’interno. Parliamo sempre di riaperture parziali”.
“Ecco la grande vittoria che abbiamo ottenuto”
“Sono settimane che lo dico ai vostri microfoni: i ristoranti possono riaprire in tranquillità e sicurezza seguendo anche le disposizioni del protocollo, anche vigente. Anche con i tavoli all’aperto. Noi possiamo tranquillamente avere la ripartenza con 40 miliardi che comprendono anche i costi fissi: è questa la grande vittoria che noi abbiamo ottenuto.
Nell’ultimo decreto sostegni circa 11 miliardi sono stati destinati alle aziende. Ma in questo scostamento di bilancio da 40 miliardi saranno molti più quelli che verranno dati alle aziende. Quasi totalmente: non verranno rifinanziati i navigator, non verranno pagati i redditi di cittadinanza, non ci saranno risorse sanitarie. Saranno soldi direttamente per le imprese.
Siamo soddisfatti perché finalmente siamo stati ascoltati”.
“Sostegno da parte M5S, Forza Italia, Lega e Italia Viva”
“Sulla convergenza politica io devo registrare che per i partiti che stanno in maggioranza abbiamo avuto un sostegno importante da una quota dei 5 Stelle, da Forza Italia, dalla Lega, da Italia Viva. E quindi capite che ci sono tre partiti e mezzo che sostengono le riaperture e si frappongono… Il Pd? Forse è più interessato ai dipendenti statali o ai garantiti”.