La premessa è doverosa: nulla potrà mai intaccare la grandezza assoluta del suo Liverpool, per la gloria conquistata e moltiplicata di competizione in competizione, fino al titolo mondiale per club.

Detto questo, se per la prima volta ci affacciamo oltre confine (e oltremanica) per scegliere l’argomento della nostra stroncatura, vuol dire che si tratta di qualcosa di grosso. In realtà di negativamente grandioso, per essere precisi, a cominciare dalla serie senza precedenti di sei sconfitte casalinghe di fila. Va bene che con lo stadio vuoto persino lo slogan “This is Anfield” perde quasi del tutto di senso, ma in tutta sincerità: chi l’avrebbe mai detto? Eppure sta capitando, anzi continua a capitare e tutti ne approfittano, ultimo Mourinho per il sorpasso del Tottenham in classifica. 

Fine di un ciclo? Cortocircuito tecnico? Una somma di fattori divenuti incontrollabili in un’annata così anomala? Non lo sappiamo, anche perché non sembra saperlo nemmeno lui, per ora. 

Di certo, dopo la stroncatura per i suoi risultati del presente, gli rivolgiamo un applauso ideale per aver ritrovato l’orgoglio nel momento più complicato: “Se qualcuno non vuole stare più qua perché forse non andremo in Champions, sono io che non ce lo voglio”.

Paolo Marcacci