La fine della crisi è vicina. Il presidente incaricato Mario Draghi ha sciolto la riserva e si appresta a guidare un Governo supportato da quasi tutto l’arco parlamentare. Salito al Quirinale alle 19.00, sottoposta la lista dei ministri al Capo dello Stato Sergio Mattarella, il futuro Premier già punta all’inizio della prossima settimana per presentarsi in Parlamento e ottenere la fiducia della sua nuova maggioranza.
Molto politica la lista dei ministri che lo supporterà: i soli da considerare propriamente “tecnici” sono Daniele Franco, all’Economia, e Luciana Lamorgese, che però viene dall’esperienza del Conte bis.
Una squadra che racchiude più anime, e che dunque sarà difficile far collimare in un gruppo omogeneo, se non impossibile, come sostiene il coordinatore nazionale di Fratelli d’Italia Maurizio Crosetto.
Sentite cosa ci ha detto a ‘Lavori in Corso’.

Cambiamenti sulla comunicazione

“Le istituzioni secondo me acquistano credito quando non fanno uscire veline, quando non fanno dichiarazioni ogni dieci minuti, quando si astengono anche dall’utilizzo dei social”.

“Persone che la pensano diversamente devono votare la stessa cosa”

“Io ho rispetto per la storia e la figura di Mario Draghi. Ma ho molti amici in partiti con cui non farei mai un Governo. Sono due cose distinte. Poi giudicherò i suoi atti politici e non credo in una maggioranza dove c’è tutto e il contrario di tutto quando si trattava di votare alla Camera.

Intanto ci sono delle cose che il Recovery Plan prevede, che sono le riforme. Quindi io quando parlo di riforma fiscale qualcosa dovrò decidere. Quando parlo delle regole della pubblica amministrazione devo fare scelte politiche. Decidere sulla rete vuol dire anche sulla rete di Telecom e su quella di Open Fiber. Vuol dire decidere su quale tecnologia usare sul 5G, quella cinese o quella americana. Non c’è nulla che sia asettico nelle decisioni di un Governo. E poi queste decisioni passano in un imbuto che si chiama Parlamento. E lì persone che la pensano in modo diverso devono votare la stessa cosa.

Ci sono differenze legittime che esistono tra un partito e un altro. Pensate soltanto all’immigrazione. Un Governo non opera fuori dal mondo. Pensate alle decisioni dei prossimi giorni se proseguire il lockdown, declinarlo, cosa fare degli interventi a sostegno dell’economia, cosa fare sulla sanità, cosa fare sulle primule che io considero una follia. Alla fine il Parlamento si esprimerà e vediamo cosa succede.

Sul Ministero della transizione ecologica

“Informatevi su come è organizzato lo Stato perché uno dei presupposti per governarlo è sapere come è governato. Avreste saputo che c’era già uno strumento simile. Poi se la reputano una cosa così fondamentale, avevano la maggioranza assoluta dei parlamentari per farlo prima, senza aspettare che arrivasse Draghi”.

Il senso dell’opposizione

“Non si può pensare di avere il 100% del Parlamento che voti a favore di un Governo. La democrazia esiste se c’è qualcuno che ha il potere di alzare il ditino e dire sono contrario”.