Per molte regioni la zona gialla avrebbe avuto ufficialmente inizio a partire da oggi, ma il bel tempo, gli sconti nei negozi e la notizia sul calo dei contagi hanno costituito una forte spinta affinché in tutta Italia la gente si riversasse nelle strade e nelle piazze.

Hanno destato scalpore le immagini di alcune zone cittadine, in particolare a Milano, Roma e Bologna, in cui sono ritratte folle dense di giovani raccolte nelle piazze anche fino a tarda sera. In certi luoghi, persino oltre il coprifuoco.

Comportamento comprensibile o da condannare?

C’è chi li accusa di essere i responsabili della prossima ondata e chi li giustifica ponendo l’attenzione sul desiderio del tutto lecito di compensare le limitazioni dell’ultimo anno.

Paolo Crepet, partendo proprio dalle immagini dei giovani nelle piazze, ne ha fatto un’analisi più profonda: cosa aspettarsi da dei ragazzi ai quali è stato impedito di andare a scuola e all’università che bramano di poter vivere la loro vita e che sono del tutto inascoltati da ogni forza politica?

La sua analisi in questa intervista di Stefano Molinari e Luigia Luciani: ecco cosa ha detto in diretta a ‘Lavori in corso’.

CREPET DISTRUGGE LA SCUOLA A DISTANZA ▷ “Quei ‘geni’ del Ministero non hanno capito niente!”

“Stanno cercando in maniera scientifica qualsiasi cosa per non mandare a scuola i ragazzi. C’è qualche mio collega che difende la DAD. Anche i genitori? Evidentemente ci sono genitori mono-neuronici che non capiscono neanche una cosa elementare come questa. È la prima volta nella storia della Repubblica che sono ragazzi a fare uno sciopero per andare a scuola. Insegnanti hanno paura? Ma paura di cosa? Ma cosa siamo diventati? Ricotta avariata? Non abbiamo un po’ di dignità? Ascoltiamo i ragazzi: cosa vogliono? Incontrarsi! Hanno il diritto!

Questa roba qui a Viale Trastevere, al Ministero, non l’hanno capita, perché lì abbiamo messo tutti i geni concentrati e questi sono i risultati. E ve lo scordate che con il vaccino passi tutta questa roba qua. Il vaccino cura le cellule non le menti, la paura. La gente ha paura ad abbracciarsi! Ma cosa c’è di più umano? Volete una società in cui non ci si può più abbracciare? Ma stiamo impazzendo? Piuttosto me ne vado in Africa! Ma dico cose banali…

Se ci fosse un po’ di umiltà e al Ministero dell’Istruzione avessero chiamato qualcuno di più bravo che ci dicesse cosa fare… Abbiamo caserme vuote, fabbriche, non siamo riusciti a riconvertire nulla. Abbiamo pagato 450 milioni di banchi con cui fare l’auto-scontro. Abbiamo pagato 85 milioni per i vaccini! Queste sono cose logiche. Io sono dalla parte dei ragazzi.

La pandemia ha portato a galla una cosa che non pensavamo: siamo molto scemi. Un’idiozia che viene su come gli gnocchi con l’acqua calda”.

Giovani in piazza e assembramenti a Bologna ▷ Crepet: “Quando loro saranno classe dirigente spero di essere nella tomba”