“Un Conte esce, un Conte entra. Antonio primo in classifica, l’Inter sorpassa il Milan bollito a Spezia e fa fuori con facilità la Lazio”.

Un Conte esce, un Conte entra. Antonio primo in classifica, l’Inter sorpassa il Milan bollito a Spezia e fa fuori con facilità la Lazio, spaesata in difesa, leggera in attacco, molle in mezzo al campo e confusa dalle scelte improbabili del suo allenatore. Inzaghi è riuscito in un’impresa mai vista finora sui campi di football, i laziali erano rientrati sul prato di San Siro per il secondo tempo quando il tecnico, in piena crisi di idee, ha richiamato Leiva e Hoedt già schierati nelle loro posizioni e inserendo Parolo ed Escalante. Dopo sarebbero arrivati i cambi di Correa e Immobile in contemporanea.

Faccio la premessa per spiegare come l’Inter si sia ritrovata di fronte un avversario accademico, lezioso e lentissimo nelle sue azioni, dinanzi alle quali ai nerazzurri è bastato un football intelligente, immediato, un paio di contropiede feroci e la difesa bene arroccata in Skriniar. Partita lucidissima quella della nuova capolista con ampio merito, nessun affanno, nessuno sbandamento e Lukaku ha ribadito di essere un re della foresta calcistica, ogni sua progressione ha portato il panico nella terza linea difensiva laziale soprattutto dopo l’uscita di Hoedt che con il fisico era riuscito comunque ad opporsi al belga.

L’azione del terzo gol ha visto un patetico Parolo nel tentativo di aggrapparsi al leone in carica e finendone sovrastato e umiliato, Lautaro ha messo dentro con facilità il passaggio del sodale. Bene, benissimo l’Inter in vista derby. Conte avrà una settimana per preparare la sfida approfittando di eventuali danni che il Milan potrebbe subire a Belgrado in Europa League. Sempre che il giudice non voglio intossicare il derby fermando Ibrahimovic e Lukaku.

Tony Damascelli