La vera è propria crisi di Governo non si apre. Conte aggancia una maggioranza relativa in Senato e, teoricamente, ha ancora i numeri per andare avanti. Decisiva l’astensione del gruppo dei parlamentari di Italia Viva capeggiati da Matteo Renzi che hanno deciso di astenersi. Se questi ultimi avessero votato contro oggi Conte sarebbe da Mattarella per chiudere l’esperienza di questo Governo.

Lo spettacolo va quindi avanti, senza certezze e senza i numeri, ma il Governo Conte adesso rischia di rimanere in balia delle pressioni di Renzi che potrebbe deciderne le sorti, favorevoli o sfavorevoli, nelle prossime votazioni. Per avere un quadro completo sulla complicata situazione politica, abbiamo intervistato il direttore di ‘Palazzi e Potere’ su affaritaliani.it Marco Antonellis. Ecco cosa ha detto in compagnia di Francesco Vergovich.

“Non mi sembra che la crisi (virtuale) si sia risolta, anzi è appena cominciata… il bello – o il brutto – deve ancora venire. Ieri è finito il primo tempo di una crisi di Governo che non si sa come e quando finirà. Mattarella vuole tempi stretti, verosimilmente entro fine mese Conte deve far capire cosa succede. Renzi ne è uscito non come il vincitore, ma comunque chi pensava di spazzarlo via ne è rimasto deluso. Ora tornerà in ballo nelle prossime settimane, non è detto che non ci sarà un ritorno di fiamma tra lui e Conte… la variabili possono essere tante. Ieri non è stato un bello spettacolo, se hai una maggioranza chiara vai avanti sennò vai dal Capo dello Stato. È stato un teatrino deludente, siamo oltre il trasformismo, è camaleontismo. Servirebbe un Governo più forte, per affrontare le #emergenze che ci sono non basta mezzo punto e non puoi pensare di creare dei gruppi parlamentari in dieci giorni”.