Il risultato potrebbe far pensare a una Juventus dilagante, bella, tosta, da Champions. Occhio alla grande illusione, partita sghemba, Udinese distratta, grande Cristiano Ronaldo due volte in gol come abitudine dalla nascita, Chiesa rabbioso e, occhio, ha segnato anche Dybala, all’ultimo centesimo di secondo, al termine di una prestazione moscia, volenterosa per compassione ma senza quella garra argentina che dovrebbe riportarlo al censo conosciuto.

La Juventus è sembrata sconclusionata in avvio, salvata dal Var che ha tolto a De Paul un gol nella confusione di De Ligt e Bentancur, solita Juventus pigra, tremante, senza idee veloci, poi Cristiano ha tolto l’ansia e la squadra ha ritrovato un’idea di football pur episodico, con molti errori in fase difensiva, là dove Alex Sandro è stato tra i migliori ma dell’Udinese e De Ligt, schierato a sinistra dal debuttante allenatore, ha mostrato brutture tecniche e tattiche.

In mezzo al campo il solo attore era McKennie, Figaro dovunque ma Ramsey ha dato segni di vitalità inaudita mentre Chiesa è tornato al ritmo e alla rabbia conosciute, premiate da un gol del suo repertorio classico. Cristiano e Dybala hanno completato la serata ma, come detto, il risultato potrebbe portare all’inganno, Pirlo deve lavorare molto, la squadra sembra vivere di paure e di incertezze, contro il Milan recupererà Cuadrado ma sarebbe un errore togliere Chiesa dalla fascia destra dove lavorerà Hernandez, mentre Morata sarà assente a San Siro e anche contro il Sassuolo. Dunque toccherà ancora a Dybala ma soprattutto a Cristiano Ronaldo, senza i suoi gol la Juventus sarebbe in altra classifica.

Tony Damascelli