9750 dosi, furgone frigorifero adatto a garantire la temperatura ideale per preservare il vaccino, scorta dai Carabinieri: il 27 dicembre verrà ricordato in tutta Italia come il giorno delle prime vaccinazioni contro il Covid.

Uno spettacolo vero e proprio, quello del Vax-Day: in diretta su tutti i canali, televisivi e social, con tanto di appelli accorati da parte di ministri e commissari sull’importanza del momento.

E se da una parte c’è chi festeggia l’avvenimento, dall’altra c’è chi rimane perplesso: la campagna di comunicazione che accompagna quella vaccinale apre molti dubbi. Il vaccino, osservano in diretta Fabio Duranti ed Enrico Michetti, viene presentato come se fosse una pozione magica con cui spariranno tutti i problemi legati al Covid, lasciando in ombra tutte le testimonianze di medici e ricercatori che in questi mesi sono riusciti a trovare anche altre soluzioni.

Perché in televisione intervengono solo esperti in linea con l’ideologia del Governo? Perché manca un dibattito scientifico che accolga anche teorie diverse? È su questo che si è sviluppato il dibattito a ‘Un giorno speciale’. Ecco com’è andata.

Fabio Duranti

Noi abbiamo intervistato medici di base che riportano zero vittime tra i loro mutuati. Medici che dicono che con le terapie tradizionali hanno zero vittime. Gli abbiamo chiesto se è mai andato da loro qualcuno del Ministero, un ispettore a capire come fanno ad avere questi risultati e la risposta è no.

Nessuno si preoccupa di andare a vedere ad esempio il modello svedese, ma tutti cercano di denigrarlo con falsi sui giornali.

Il problema è la narrazione sbagliata. La gente crede che ci sia una peste bubbonica e che il vaccino sia la soluzione a tutti i mali.

Perché nessuno si pone la domanda: ma la narrazione è corretta? Perché se uno è straconvinto che questa è la peste del secolo e che tutti moriremo se non ci vacciniamo, è chiaro che poi se ne frega della Costituzione. Perché se non ti vaccini sei un criminale. Però se la stupidaggine c’è dall’inizio…

Sulla base di teorie astratte e non provate, io cittadino italiano, europeo e del mondo, posso essere considerato un untore? Un malato da vaccinare con TSO? Può arrivare a questo la follia umana?

Questo arriva e improvvisamente tutta la scienza viene cancellata. Volete fare le cavie? Mi sta bene, ma le cavie devono essere volontarie. Non è che mi blocchi i diritti perché non voglio fungere da cavia”.

Enrico Michetti

“Questo è fanatismo collettivo, la scienza è un’altra cosa. La scienza non va contro la Costituzione. L’obbligatorietà di qualcosa che va contro la libertà non potrà mai albergare in questo paese. Sono gli stessi germi che abilitavano le grandi dittature.

Durante il pugno di ferro del regime nazista c’erano soggetti che abilitavano quella procedura, la ritenevano corretta per rieducare gli uomini.

I vaccini sono stati sperimentati alla bell’e meglio perché il tempo non c’era e la richiesta di una soluzione era pressantissima. Gli interessi economici altrettanto. Il fanatismo sta prendendo il sopravvento, sembra che se questa pozione magica non ce la iniettiamo tutti non ne verremo fuori. E se qualcuno questo vaccino non intende farselo non può essere discriminato o perseguitato.

Tu ignori un paese che fa in modo di utilizzare metodologie diverse dalle tue… Il plasma, quelli che usano farmaci utilizzati da tempo: almeno un’istruttoria la vuoi fare? Vuoi dirci qualcosa in merito? Invece si cerca di oscurare, di ignorare. Si è scelta una strada e dogmaticamente si ritiene che sia l’unica percorribile, oscurando qualsiasi tipo di dibattito scientifico”.