Occhi puntati sul Premier Conte: dopo il discorso di ieri di Matteo Renzi in conferenza stampa che annunciava le dimissioni delle ministre di Italia Viva Bonetti e Bellanova innescando così la crisi di Governo, si cerca ora di capire quali possano essere gli scenari all’orizzonte.

Riuscirà Conte a trovare una nuova maggioranza all’interno del Parlamento? Ci sarà un Conte-Ter? Oppure avremo presto un nuovo Primo Ministro?

Mentre si delineano le varie possibilità, si cerca di capire da che parte sceglierà di stare ciascun parlamentare. In questa intervista Stefano Molinari e Luigia Luciani hanno chiesto al Sen. Gregorio De Falco del Gruppo Misto qual è la sua posizione. Ecco cosa ha detto.

“Il primo obbiettivo che dovrebbe porre un governo dinnanzi a sé è la lotta alla pandemia, alla crisi sanitaria. Sostegno a Conte? Solo se ci fosse un progetto di questo tipo, con testing, tracciamento e trattamento effettivi e sburocratizzazione delle procedure per impiantare le tende nelle piazze italiane per queste operazioni. Se non c’è un disegno preciso che si attiene alla causa a me non interessa.

Il Dpcm come strumento è una forma di personalizzazione e rimane un atto amministrativo non suscettibile di innovare l’ordinamento giuridico. Quindi è un atto non adeguato ed estraneo al vaglio della Corte Costituzionale. Andava utilizzata la decretazione di urgenza. Quindi andava interessato il Consiglio dei Ministri e la firma del Presidente della Repubblica. La via normale, la prassi”.