La possibile crisi di Governo continua a tenere banco, lo sgambetto di Renzi arriverà davvero? Oggetto della discordia, per le parti in causa, è sempre lo stesso: il Recovery fund. O meglio, ciò che ne sarà dello stesso piano e come verrà utilizzato per far fronte all’emergenza sanitaria, economica e sociale che l’Italia sta vivendo.

Ai nostri microfoni è intervenuto l’Onorevole Luciano Nobili (Italia Viva) al riguardo, evidenziando le fratture all’interno della maggioranza e i diverbi che ne conseguono e che stanno influenzando il futuro del paese.

Quale futuro per il secondo Governo Conte e per il Recovery Fund? Ecco le riflessioni dell’On. Nobili a “Lavori in corso”.

“Qualcuno ha fatto il gradasso. Se Conte e Casalino si occupassero del Recovery Fund invece di fare telefonate alcuni problemi li avremmo già risolti. Noi non chiediamo le poltrone ma che i soldi del Recovery Fund non vadano sprecati. Italia Viva in questa pompagine di Governo ad oggi ha meno ministri e sottosegretari di quelli che gli spetterebbero.

La domanda che facciamo a Conte è: possiamo parlare adesso delle nostre idee? Dobbiamo trovare un modo per far ripartire l’economia e le scuole. Quelli che sopravvivranno al Covid moriranno di stenti.

Quando parliamo di servizi segreti parliamo di un tema di difficile comprensione per chi ci ascolta e lo comprendo, ma parliamo di figure importanti che operano di sicurezza per il nostro paese. Da sempre il Presidente del Consiglio individua una figura di sua fiducia per occuparsene, esperti del settore che quotidianamente gestiscono i rapporti. Ecco, perché per la prima volta nella storia della Repubblica non accade questo? Siamo irresponsabili o è irresponsabile chi continua a fare le cose in questo modo?

Vogliamo risolvere le cose, sono mesi che ne parliamo. Se fossi il Presidente del Consiglio avrei già chiuso questa situazione. Vogliamo delle risposte nette da Conte”.