Ci sono provvedimenti la cui natura non comprendo benissimo nell’ultimo decreto del Presidente del Consiglio Conte. Per esempio per ciò che riguarda gli spostamenti tra i piccoli comuni. E’ evidente che in piccole realtà locali si potrebbe, e si dovrebbe forse, fare qualche eccezione o comunque la differenza. Ma la ratio è molto chiara ed è condivisibile.

Quello che si cerca di evitare è che ci siano troppi contatti fra le persone. Perché questo? Perché i dati scientifici ci dicono che le occasioni conviviali sono la maggiore fonte di trasmissione del virus. Poi vengono i mezzi di trasporto a carattere regionale. Poi vengono, via via, tutte le altre attività. Dunque significa che riunioni di famiglia, in cui arrivano persone che non sono conviventi, bar e ristoranti, sono i posti in cui si trasmette di più.

Questo è stato già determinato da un’esperienza scientifica che faceva vedere come in un bar vietnamita un solo contagiato, all’interno di un insieme di 15 persone in un locale chiuso, trasmetteva a 14 il suo contagio dopo 4 ore di permanenza. Portando invece la mascherina il contagio si riduceva a 8 persone e, avendo un sistema di condizionamento dell’aria funzionante con ricircolo e sanificazione, a una soltanto. Sono quelli i luoghi in cui Sars-Cov2 circola. Sono quindi quelli i luoghi in cui devi stare attento.

A parte questo è proprio il movimento, per andarsi a recare nei propri luoghi a passare le feste, è quello che può avere maggiori conseguenze. Così come tutto il movimento che c’è per arrivare sulle piste da sci. Poi la sciata naturalmente non porta a nessun tipo di contagio e, forse, lo sci di fondo si può comunque fare. Ma è tutto il resto che, se non vogliamo pagare ancora un caro prezzo, si deve evitare.

Oltre ai dati scientifici, che dimostrano questo attraverso simulazione che chiunque può vedere, ci sono anche le esperienze degli altri paesi a dimostrarlo. Quando si fa un isolamento, un confinamento, un lockdown completo, allora si esce fuori dalla fase epidemica. Lo ha dimostrato Israele, con il suo lockdown di un mese, lo dimostra adesso la Francia e tutti gli altri paesi che lo fanno. Naturalmente dedicheremo uno spazio particolare al fallimento del caso Svezia, una delle maggiori bufale che sia mai stata propalata sul fatto che in Svezia le cose andassero bene: fa veramente ridere.

Detto questo, sappiamo che questa è l’unica cosa che funziona. Dicevo che ce lo insegna pure l’esperienza. Nel giorno del Thanksgiving, negli Stati Uniti, sono addirittura le mortalità a essere incrementate di un fattore significativo. Dunque lo sappiamo già quello che succederà se ci saranno troppe deroghe. Non usciremo mai da questo plateau su cui la malattia sembra essersi messa adesso.

GeoMario, cose di questo mondo – Con Mario Tozzi