Ve lo dico da ultimo dei democristiani: da questo incubo si esce solo col vaccino obbligatorio, ammesso che non funzioni, va bene uguale. L’importante è che non faccia male“.
Solo 1 italiano su 3 vuole vaccinarsi al più presto contro il COVID. Forse la percentuale salirebbe se si consentisse solo ai vaccinati l’ingresso allo stadio, al ristorante, in discoteca…Io comunque intendo vaccinarmi subito. Se pochi lo fanno, ci sarà meno fila…

Frasi che fanno discutere, rintracciabili su Twitter, ma non cinguettate da “persone comuni”.
Il primo è “l’ultimo dei democristiani” Gianfranco Rotondi, politico e giornalista con tessera di Forza Italia, l’altro è Carlo Cottarelli, economista e premier mancato.
Ma il partito dei vaccini obbligatori – anche con metodi meno ortodossi – non finisce qui: dozzine di personaggi pubblici si esprimono in queste ore a favore del trattamento sanitario obbligatorio, a costo di togliere alcuni diritti a chi non la ritenesse una soluzione per il proprio immediato futuro.

Giusto o sbagliato, lo giudichi il lettore. A Enrico Michetti invece abbiamo chiesto cosa ne pensi la Costituzione, che recita così: “Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge.
La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana
“.
Insomma niente obbligo. Serpeggia nonostante ciò la rabbia contro i no-vax e i costituzionalisti, e sempre più insistentemente si parla di norme che in occasione della pandemia di covid potrebbero obbligare tutti, anche soggetti senzienti, a fare il vaccino contro la propria volontà.

Cosa accadrebbe se un tale scenario si realizzasse?
Lo abbiamo chiesto al Prof Enrico Michetti a ‘Un Giorno Speciale’.

Il trattamento sanitario obbligatorio è un trattamento eccezionale, e si può usare soltanto in casi di massima urgenza laddove quell’individuo in ragione di una malattia mentale è incapace di intendere e di volere e dunque è pericoloso per se stesso.
Ma qui, ripeto, si tratta di misure di natura eccezionale. Nessuno può usare misure coercitive e imporre un trattamento sanitario a qualcuno. Non siamo delle cavie.

Io credo che la democrazia sia il rispetto dell’altro, della persona umana, del suo modo di intendere la vita (sempre che si trovi in un quadro legislativo che glie lo consente), per cui affermazioni di questo tipo le ritengo pericolose per la democrazia.

Obbligare a vaccinarsi in modo coatto? No, sgombriamo subito il campo da quest’ipotesi terribile. Questo non è possibile per la Costituzione: un individuo sano non può essere obbligato in maniera coercitiva a ricevere un trattamento che non ritiene essere dovuto, o comunque che ritiene di non aderirvi.
Toglietevi questo dubbio perché non esiste. Nessuno potrà mai venire a casa vostra ed obbligarvi in maniera coattiva a ricevere un trattamento sanitario che voi non desiderate.

Innanzitutto laddove ci fossero delle sanzioni finanche gravi in ragione di una legge che obbliga al vaccino la disobbedienza credo che potrebbe essere una forma di protesta molto seria.
Se verranno tolti diritti è chiaro che dovremo fare una protesta seria, perché c’è una violazione chiara del precetto della Costituzione.
A quel punto bisognerebbe intervenire molto seriamente, ma non soltanto dinanzi all’onorata giustizia. Lì bisognerebbe scendere nelle piazze e che il circuito mediatico facesse una sana informazione, perché un popolo consapevole ha la forza di reagire, un popolo inconsapevole diventa un popolo bue
“.