10 dicembre 2019: Napoli-Genk 4-0. Gli azzurri superano il girone di Champions League.

10 dicembre 2020: Napoli-Real Sociedad 1-1. Gli azzurri superano il girone di Europa League.

A un anno esatto di distanza, gli azzurri centrano una nuova qualificazione europea, certamente di minor prestigio… ma che in realtà è vissuta con prospettive decisamente migliori.

Lo scorso anno, infatti, gli azzurri nonostante la qualificazione in Champions League, si trovavano nello sbando più totale, appena reduci da una delle vicende più grottesche dell’intero calcio italiano: l’ammutinamento della squadra all’ordine della Società di andare in ritiro, in un “Tutti contro Tutti” tra PresidenteGiocatori e Allenatore che culminò proprio quella sera del 10 dicembre con l’esonero di Carletto Ancelotti.

Le prospettive di quella serata erano deprimenti:

  • Con la squadra già a distanza siderale dalla vetta del campionato
  • Con i giocatori più rappresentativi pieni di voglia di andare via (Mertens su tutti), anche in ragione delle salatissime multe ricevute a seguito dell’ammutinamento
  • Senza guida tecnica che peraltro, a dispetto dell’altisonante curriculum, non aveva di certo lasciato il segno a livello tecnico/tattico sulla squadra (se non forse quello di avere completamente cancellato il ricordo della squadra leggendaria che aveva preso in eredità)

Questa sera invece le sensazioni sono completamente opposte… proprio sugli aspetti cruciali appena analizzati:

  • Squadra in pienissima corsa per il campionato (ancor di più se il prossimo 22 dicembre la Società farà valere le proprie ragioni in merito alla mancata disputa di Juventus-Napoli)
  • Con i giocatori più rappresentativi, completamente rigenerati: Mertens che ha firmato un rinnovo contrattuale impronosticabile, Insigne leader come mai prima, Koulibaly non ceduto contro ogni previsione, Lozano finalmente valorizzato, ecc.)
  • Con la guida tecnica, quella di Gennaro Gattuso, che a dispetto del curriculum fatto di tanta tantissima gavetta, sembra spesso proporre idee tattiche per certi aspetti rivoluzionarie (e finora vincenti).

Non c’è poi dubbio che la recente commozione derivante dalla improvvisa scomparsa di Maradona abbia contribuito a dare forze e motivazioni aggiuntive all’intero gruppo, non ultima quella di aver potuto giocare questa sera la prima partita ufficiale nello stadio con la nuova denominazione “Stadio Diego Armando Maradona”.

Con la qualificazione di questa sera il Napoli prosegue una striscia record per le squadre italiane: la partecipazione consecutiva alle Coppe Europee nel mese di Febbraio, cosa che per quanto ad esempio visto ieri sera con l’Inter non è un qualcosa che debba darsi per scontato (soprattutto per una squadra che solo pochi anni prima dell’inizio di questa striscia si trovava in Serie C).

Salgono infatti a 11 le partecipazioni consecutive al primo turno alla fase di eliminazione diretta delle Coppe Europee (come non accaduto a nessuna altra squadra italiana, Juventus compresa):

2011: VILLARREAL: ELIMINATO (EUROPA LEAGUE)

2012: CHELSEA: ELIMINATO (CHAMPIONS LEAGUE)

2013: VIKTORIA PLZEN: ELIMINATO (EUROPA LEAGUE)

2014: SWANSEA: QUALIFICATO (EUROPA LEAGUE)

2015: TRABZONSPOR: QUALIFICATO (EUROPA LEAGUE)

2016: VILLARREAL: ELIMINATO (EUROPA LEAGUE)

2017: REAL MADRID: ELIMINATO (CHAMPIONS LEAGUE)

2018: LIPSIA: ELIMINATO (EUROPA LEAGUE)

2019: ZURIGO: QUALIFICATO (EUROPA LEAGUE)

2020: BARCELLONA: ELIMINATO (CHAMPIONS LEAGUE)

2021: (EUROPA LEAGUE)

Va altresì detto che nelle precedenti 10 occasioni, gli azzurri sono riusciti a superare il primo turno eliminatorio solo in 3 circostanze… nelle uniche tre stagioni in cui gli allenatori sono stati Benitez e Ancelotti (non a caso definiti: allenatori di Coppa).

Il cammino più lungo è stato quello del 2015, arrivato fino alla semifinale clamorosamente persa contro gli ucraini del DNIPRO (con tanti demeriti dei partenopei ma anche con un gigantesco sfavore arbitrale che a fine gara provocò lo sfogo, rimasto celebre, del Presidente De Laurentiis contro la UEFA e contro Platini).

Chissà che quest’anno non si possa riuscire nel colpo grosso.

Vittorio de Gaetano