Chi avrebbe mai pensato, solo un anno fa nel periodo del Natale 2019, che il prossimo (cioè quello che ci accingiamo a vivere) sarebbe stato così diverso? Polemiche e tormentoni, intorno alla festività natalizia, ci sono sempre state. Ma mai come quest’anno si ha la sensazione che si vivrà un Natale diverso e diviso.

Un Natale “incongruo”, come l’ha definito Max Giusti insieme a Stefano Molinari e Luigia Luciani. Perché l’atmosfera della vigilia non è la stessa. E anche le possibilità di muoversi, visitare, viaggiare, oltre che lavorare, non saranno uguali. Sul tema l’attore romano è intervenuto manifestando un sentimento di sconforto per la situazione attuale.

Ecco il commento di Max Giusti a “Lavori in Corso”.

“Sarà un Natale incongruo”

“E’ un Natale strano perché un Natale in cui ci osserviamo tutti. Nel nostro lavoro si è fermato tutto o quasi. Ogni tanto qualcosa facciamo e io ho fatto 11 tamponi fino ad ora. E’ un Natale incongruo, però credo che lo passeremo così”.

“Si respira aria di depressione”

“Sono esausto di questa situazione. Non ce la faccio più a sopportarla. Sono depresso. Vedi negli occhi di chi lavora la depressione. Si respira un’atmosfera di incertezza e un po’ di inizio di depressione”.

“L’addio di Gigi Proietti mi ha fatto capire l’utilità degli attori”

“Il complimento più bello che mi hanno mai fatto e non l’ho mai capito è ‘fortuna che ci siete voi che ci fate divertire in momenti come questi’. E io non gli ho mai dato peso. Poi quanto se n’è andato Gigi Proietti ho pensato: ma adesso che non c’è lui chi mi fa ridere? Lì ho capito che quello che mi dicevano non è una frase fatta, ma l’utilità che abbiamo”.

“Nessun personaggio come Lotito mi ha portato così tanto divertimento”

“Vi ricordate la storia dell’aereo di Lotito? I giorni seguenti gli è successo di tutto, di tutto! Avete visto? Io non ho detto “A”! Spesso il pubblico pensa che io faccio la battuta su Lotito perché sono romanista, ma non è così. Per me non c’è mai stato un personaggio che mi ha portato così tanto divertimento ogni volta che lo faccio. Quando vado a cena con Lotito mi fa morire da ridere”.