Gelo in casa Lazio. I ferri tra Lotito e Inzaghi sembrano essere sempre più corti. Il libro delle colpe contiene alcune essenziali pagine. Il Presidente biancoceleste imputa al mister uno scarso impiego di tutta la rosa a disposizione, oltre ad un rendimento balbettante in campionato nel gioco espresso e nei risultati.

La qualificazione agli ottavi di Champions sembra quindi non bastare per calmare gli animi del vertice societario. Il tecnico, a livello contrattuale, è a scadenza. Insomma, le strade dopo diversi anni potrebbero anche dividersi.

Emiliano Bernardini, cronista del Messaggero, ha spiegato nei dettagli la situazione

 “La crisi è molto profonda e affonda radici già nella coda della passata stagione. Perché sicuramente il rendimento era stato inferiore alle aspettative. Il rapporto tra Lotito e Inzaghi non è più così idilliaco. Entrambi stanno ragionando sul futuro. Lotito, secondo me, non è più così tanto convinto di confermarlo. Lo stesso Inzaghi da tempo che si guarda intorno in attesa di una chiamata di un club importante. Contro il Verona Lotito era andato via dallo stadio molto arrabbiato senza parlare con la squadra negli spogliatoi. Dopo la gara con il Benevento, ieri i due hanno avuto un confronto molto acceso con il Presidente che ha sbottato contro Inzaghi.

Lotito ha rimproverato una gestione sbagliata dei giocatori, di puntare sempre sugli stessi, oltre chiaramente alla crisi di risultati. Poi la tensione è legata anche all’aspetto del rinnovo che al momento non è arrivato. Inzaghi forse si aspettava una chiamata per sedersi al tavolino, visti anche gli ottavi di Champions centrati. L’allenatore si è difeso parlando di un calendario troppo ricco di impegni, di tanti infortuni che la squadra sta subendo e quindi con una condizione non ottimale.

Lotito sta pensando ad una rivoluzione in vari ambiti societari. Attenzione, perché anche con Tare potrebbero esserci dei discorsi. Io ho calcato un pochino la mano parlando di ultimatum nelle partite con Napoli e Milan. Ora, da qui ad esonerarlo dopo due partite perse ce ne passa. Però attenzione perché dipende anche dal modo in cui arrivano certe sconfitte: può succedere di tutto”.

Queste le reazioni delle nostre Teste di calcio durante ‘Radio Radio Lo Sport’

Luigi Ferrajolo

Se è una piccola crisi, non è la prima volta. Questi piccoli strappi sono ricorrenti. Se invece è una cosa più profonda, io credo che il Presidente sia un po’ troppo nervoso. Non vorrei dirlo, ma molti di noi avevano previsto queste difficoltà della Lazio in campionato con l’organico che aveva. Non mi sembra che Inzaghi, a differenza del passato, abbia giocato sempre con gli stessi. Anzi, ha fatto cambi quando magari anche la situazione lo richiedeva pur sapendo che i sostituti non sono quasi mai all’altezza dei cosiddetti titolari. A me sembra pazzesco, da parte di Lotito, mettere in discussione Inzaghi. Lotito dovrebbe essere grato di ciò che ha fatto fino ad ora il suo allenatore.

Furio Focolari

Penso che un Presidente ha il diritto di convocare i suoi dipendenti e di fare tutte le rimostranze. Per quanto mi riguarda mi piacerebbe tanto che ci fosse un organismo terzo che dall’alto li mettesse lì e dicesse: ‘Bisogna buttare dalla torre uno di voi due’. Io butterei giù Lotito, non Inzaghi. Siamo alle solite. Lotito è padre padrone. Anche io, da giornalista, ho da fare qualche appunto ad Inzaghi. Perché per esempio non mi fa giocare Pereira. Gli altri hanno giocato praticamente tutti, e non mi sembrano tutti questi fenomeni. Questi però sono piccoli dettagli. Inzaghi è rimasto imbattuto in tutto il girone di Champions, caro Lotito, e ha portato 15 milioni oltre a quelli che ha portato qualificandosi l’anno scorso. Lotito cosa ha portato? 10 anni fa al povero Rossi portò Vignaroli, a Inzaghi ha portato Muriqi e Fares.

Alessandro Vocalelli

E’ un film già scritto. Era scritto che sarebbe finita con Inzaghi sotto processo. Sta succedendo tutto quello che, tranne fonti governative, avevamo assolutamente previsto. La questione dei pochi cambi nei confronti di Inzaghi è ingiusta. Perché Inzaghi ha fatto la scelta, giusta o sbagliata, di togliere titolarità a un portiere come Strakosha promuovendo Reina. Ha fatto giocare Hoedt in moltissime partite, secondo me addirittura troppe, spostando di ruolo Acerbi. Ha fatto giocare Fares, e alla fine si è quasi arreso all’evidenza che Marusic non era peggio. Io penso, come già detto, che sarebbe per tutti che ci fosse questo divorzio.

Paolo Cericola

Questo rapporto si sta sfilacciando lentamente già da due anni. Ricorderete il famoso video in cui Lotito diceva: ‘Simone te stai sempre a lamenta’. Se Lazio-Atalanta finisce 3-0, come nel primo tempo, non so quale sarebbe stata la sorte di Simone Inzaghi lo scorso anno. Quest’anno sono stati ad Auronzo di Cadore 15 giorni a stretto contatto. Giocavano a carte insieme al cuoco Giocondo, Angelo Peruzzi e ogni volta c’era la solita battuta con Inzaghi che continuava a chiedere giocatori e Lotito abbastanza stizzito. Dopo le fatiche dell’anno scorso inizia una stagione anomala. Perché la Lazio parte, cosa mai successa nella gestione Lotito, con il tecnico a scadenza. Quindi questo avvalora alcune perplessità da una parte e dall’altra.