Preziosissima vittoria per l’Inter nel big match di San Siro contro il Napoli che, certamente, avrebbe meritato a dir poco di pareggiare.

Nel primo tempo il Napoli, pur in controllo della partita, è sembrato quasi pagare lo shock dell’infortunio a Mertens (uscito in lacrime intorno al 15’ e per il quale si teme un lungo stop), ma nel secondo tempo ha letteralmente dominato il gioco senza però mai riuscire a trovare l’episodio giusto per il gol.

Episodio che invece ha trovato l’Inter nell’unica distrazione della difesa azzurra conclusa da un’ingenuità di Ospina che ha commesso fallo da rigore (trasformato poi da Lukaku).

Nelle proteste che sono conseguite al fallo, il Napoli si è ritrovato anche senza Insigne, espulso in maniera decisamente troppo fiscale per una “parola di troppo” rivolta all’arbitro Massa.

Sotto di un uomo e di un gol, il Napoli ha paradossalmente aumentato il proprio dominio del gioco, forse anche favorito dall’atteggiamento remissivo imposto da Conte all’Inter che ha pensato unicamente a difendere il preziosissimo – e forse insperato – vantaggio, schierandosi con un 5-4-1 davvero di altri tempi.

Handanovic è risultato decisivo per l’Inter nel mantenere, davvero incredibilmente, la porta inviolata.

La sfida scudetto di San Siro lascia un segnale al campionato: quando si vincono partite come quelle di questa sera, peraltro recuperando punti anche a Milan e Juventus bloccate sul pareggio nelle loro sfide, può essere davvero il segnale che possa essere l’anno giusto per lo scudetto.

Il segnale, in realtà, lo avrebbe lanciato anche il Napoli che ha comunque fornito una prova molto molto convincente su un banco di prova davvero difficile. Ma di certo, ritrovarsi senza Osimhen e Mertens (e nella prossima sfida contro la Lazio senza Insigne) può pesare in termini di assenza di concretezza in zona gol.

Vittorio de Gaetano