Se volessimo trasporre la postura del cane nell’atteggiamento oggi imperante nel 2020, potremmo dire che larga parte degli auto-proclamati professionisti dell’informazione hanno assunto la postura del cane. Hanno assai spesso scodinzolato docilmente al cospetto dei padroni dell’ordine mondiale. E insieme hanno ringhiato e abbaiato contro chiunque osasse mettere in discussione l’ortodossia del pensiero unico.

Credo che in questa chiave di lettura si possa comprendere quanto è avvenuto in questi giorni contro la virologa dell’ospedale Sacco di Milano, la dottoressa Maria Rita Gismondo. Si è udito un ringhiare all’unisono da parte di larga parte dei giornali nazionali, che hanno aggredito la dottoressa Gismondo accusandola di aver osato rilasciare interviste al gruppo “Alternative fur Deutschland”.

La dottoressa Gismondo è oggetto di una vergognosa polemica, dove non si entra nel merito di ciò che sostiene. Semplicemente è oggetto di una demonizzazione. Come se non ci si potesse azzardare a sostenere che quella che stiamo vivendo non è l’apocalisse, che quella che stiamo vivendo non è la situazione che ci viene descritta.

RadioAttività, lampi del pensiero quotidiano con Diego Fusaro