Oggi a causa di Sars Cov 2 in Italia ci sono stati quasi 1000 morti. E’ il record assoluto da quando è iniziata questa pandemia Covid-19. Qui non si tratta di tirare fuori le persone che mancano in maniera strumentale. Si tratta di indagare fino in fondo le motivazioni di questo dato che è veramente molto grave e che ha delle spiegazioni molteplici che rendono l’Italia uno dei paesi con mortalità per milioni di abitanti più alto che c’è.

A cominciare dalla risposta del sistema sanitario, per finire con le condizioni particolari di dove sono avvenuti la maggior parte di questi decessi almeno nella prima ondata e in parte anche nella seconda. Tutte cose che potremmo discutere dopo. Quello che non si riesce a comprendere è come mai sia così difficile, di fronte a queste cifre terrificanti, prendere decisioni che sono dettate dal buon senso oltre che dalla scienza. In queste condizioni i bar e i ristoranti restano chiusi, e già forse è pure troppo che aprano a pranzo. Ma non per una cattiveria verso queste importanti categorie; perché si sa che in quegli ambienti c’è la massima diffusione del virus.

In queste condizioni le palestre non possono riaprire. In queste condizioni è un assurdo – fa a cazzotti col buon senso, con la ragione e con la scienza – riaprire le settimane bianche e gli alberghi in montagna. Certo che durante la discesa sugli sci hai scarse probabilità di infettarti, ma poi ti fermi al rifugio all’ora di pranzo e voglio vedere come fai a rispettare la distanza lì. Ma poi la sera si è in albergo tutti insieme, a meno che non accetti di ridurre a 1/3 le presenze. Ma poi sugli impianti ti metti in fila, e voglio vedere chi si mette la mascherina sotto il casco e insieme agli occhiali.

Francamente sono condizioni che qualsiasi persona di buon senso capirebbe che non possono permettere la riapertura di queste attività e, tantomeno, di cenoni sontuosi o allargamenti. Qui non c’è nessuno che divide gli italiani: sono stupidaggini prive di qualsiasi senso. Si tratta di vedere se non dobbiamo pagare ancora più a lungo in termini di vite e di contagi questa pandemia. Non risulta peraltro che negli stati che funzionano bene, come la Francia, ci siano proteste da parte dell’opposizione su questo tipo di decisioni. Macron decide che non si scia e basta.

Non si alza il governatore della Savoia a dire che invece per lui è importante che si continui a sciare in condizioni di sicurezza, che però non si sa bene chi dovrebbe garantire. E’ esattamente questo il punto. La Francia ha capito dagli errori che ha fatto. Soprattutto nella prima ondata non chiudendo il paese e pagando un tributo di contagi e di morti che era stato anche più alto di quello italiano. Ma adesso si sono regolati in un’altra maniera e ne escono fuori.

Noi ci abbiamo provato in un modo meno duro. Eppure qui c’è ancora chi non capisce che questa non è una influenza banale e che per questa roba si muore.

GeoMario, cose di questo mondo – Con Mario Tozzi