‘Gli esami non finiscono mai’. Conte come De Filippo. L’Inter si gioca una fetta di qualificazione agli ottavi di Champions League contro il Real Madrid. Calcio d’inizio questa sera, ore 21, nella cornice dell’impianto intitolato ad Alfredo Di Stefano all’interno del centro sportivo spagnolo. Il leggendario Bernabeu infatti è in fase di ristrutturazione.

Classico 3-4-1-2 per i nerazzurri con Handanovic in porta. Difesa a tre con D’Ambrosio, De Vrij e Bastoni. A centrocampo spazio a Vidal e Brozovic con Hakimi e Young sulle corsie laterali. Barella alle spalle della coppia formata da Lautaro Martinez e Perisic. Assente di spicco il bomber Lukaku.

Rispondono le ‘Merengues’ con un 4-3-3. Courtois tra i pali. Retroguardia composta da Lucas Vazquez, Varane, Sergio Ramos e Mendy. Tris in mediana con Casemiro, Kroos e Valverde. In attacco i titolari saranno Asensio, Benzema e Hazard.

Direttamente da Madrid ecco l’intervento dell’inviato di Tuttosport Stefano Scacchi

L’assenza di Lukaku è il dato più importante. In questo momento il belga è metà squadra. E’ un giocatore che va al di là dei goal segnati e del volume di gioco che produce che lo rende così importante. Conte poi non ha tutte queste alternative a disposizione per il periodo che sta vivendo l’Inter. A poco a poco sta ritrovando tutti i suoi uomini.

La formazione sembra abbastanza obbligata. Vedremo ancora questo modulo di Conte con il trequartista che, forse, è l’elemento un po’ più curioso tatticamente di questo inizio stagione. Anche quando non gioca Eriksen Conte fa giocare in quella posizione Barella. Questa è un po’ la novità di questa stagione.

Ovviamente tutto il peso davanti sarà soprattutto su Lautaro Martinez senza il suo gemello del goal. Poi rivedremo probabilmente Perisic, che dovrà cercare di dare un senso al suo ritorno all’Inter cercando di lasciare qualche segno più da seconda punta che da esterno dove non ha fatto grandi cose dopo il ritorno dal Bayern. Infine l’elemento più atteso è l’ex Hakimi che ha giocato 10 anni nel settore giovanile del Real Madrid, ma ha avuto poco spazio in prima squadra quindi magari tornerà col dente avvelenato”.

Sul big match di questa sera hanno dibattuto in diretta le nostre Teste di calcio

Stefano Agresti

L’Inter questa sera si gioca molto. Sarebbe un fallimento clamoroso per Conte, prima ancora che per l’Inter, andare di nuovo fuori nel girone eliminatorio di Champions. Vuol dire che c’è davvero qualcosa che non va tra lui e questa competizione. Credo che la partita sia determinante per l’Inter ma, paradossalmente, credo che lo sia ancor di più per Conte. Quindi penso che si giochi metà stagione. Se dovesse fallire l’assalto alla Champions, potrebbe solo vincere lo scudetto per dare un senso alla sua stagione.

Alessandro Vocalelli

E’ una partita svolta, ma non decisiva. Nel senso che anche se l’Inter dovesse perdere a Madrid non è che sarebbe finita la corsa nel girone. Perché poi comunque l’Inter affronterà il Real in casa e nell’ultima partita lo Shakhtar in casa. Sicuramente però è una partita importante. Il Real Madrid sta meglio dell’Inter perché, indipendentemente dalla Champions zoppicante, in campionato sta andando meglio. Io mi aspetto una partita da Conte, mi aspetto un’Inter molto ‘contiana’ che nella difficoltà trovi almeno l’orgoglio e il carattere per giocare una partita così suggestiva. Mi aspetto un’Inter diversa da quella molle vista in campionato.

Furio Focolari

E’ chiaro che l’Inter si gioca tantissimo. Ma io dico una cosa: si gioca di più il Real Madrid. Perché innanzitutto non si gioca in questa partita, ma si gioca nell’ottica anche della partita del ritorno. Io continuo a pensare che, se per caso dovessero vincerne una per uno, si qualificano tutte e due. Se invece i risultati dovessero essere diversi, una esclude l’altra. Se il Real vince va a 4 punti e l’Inter rimane a 2. Se invece vince l’Inter i nerazzurri vanno a 5 punti e il Madrid resta a 1. Poi sicuramente il Real è favorito in questa partita.

melli

Franco Melli

Secondo me è una partita piena di significati. Non è solo il discorso della qualificazione, che pure è importantissimo. Non è solo il discorso di vincere a Madrid. Ma io credo che l’Inter stasera giochi per certificare, più o meno, la sua presenza dal punto di vista di una grande squadra a livello internazionale. L’Inter dal punto di vista internazionale i nerazzurri non riescono a fare un passo in avanti. Quindi io credo che una vittoria o un pareggio sarebbero importanti per dire: ‘Nel grande consesso europeo ci siamo anche noi’. Mentre invece fino ad ora questo non è stato possibile.