Ieri in Tv è stato chiesto al Vicepresidente della Banca Centrale Europea se avessero davvero preso in considerazione la possibilità di cancellare quella parte di debito che gli Stati hanno utilizzato per far fronte all’emergenza sanitaria, dovuta alla pandemia da Covid 19.

Noi sappiamo che la Banca Centrale non può prestare direttamente agli Stati a causa di un perverso vincolo del suo statuto, si è però impegnata ad acquistare dalle banche i Titoli di Stato che questi hanno in pancia. Bene, qualora la BCE accettasse di rinnovare quei titoli in maniera perpetua, permettendo quindi agli Stati di scorporarli dal computo del debito pubblico alla Banca Centrale non cambierebbe assolutamente nulla, mentre gli Stati vedrebbero abbattuto con un colpo di penna del 30% il proprio debito pubblico, liberando così miliardi di euro indispensabili per far fronte ad una pandemia globale che mette in pericolo la vita dei cittadini e in ginocchio l’economia.

Ma sapete cosa ha risposto il Vicepresidente della BCE? Ovviamente non ha potuto rispondere che non hanno risorse, perché la BCE i soldi li crea e li emette. Non ha potuto rispondere che non hanno le coperture per far fronte a quelle emissioni, perché non esiste più alcun collaterale per la creazione di denaro da parte della Banca Centrale. La copertura in oro sappiamo bene che è finita nel 1971 e non ha potuto rispondere che la BCE andrebbe in fallimento perché alla Banca centrale non ha creditori a cui dover dar conto.

L’unica cosa a cui ha potuto rispondere il vicepresidente della Banca Centrale Europea è che quella operazione non è permessa giuridicamente, quindi la vita di cittadini e imprese in Europa dipende da vincoli giuridici che non sono stati scritti di certo nella pietra.

C’è da dire invece che giuridicamente, costituzionalmente e democraticamente non sarebbe neanche permesso chiudere in casa i cittadini e costringerli a rinunciare ai propri diritti, a chiudere le proprie attività, ad uscire mascherati. Eppure tutto questo viene fatto accettare al popolo in nome della lotta alla pandemia mentre apprendiamo che, in nome di quella stessa lotta, la BCE e i burocrati europei non sono disposti a far nulla che non sia stato giuridicamente previsto in un periodo in cui la pandemia non esisteva. Gli italiani dovrebbero tenerne conto.

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