Lo Stato è un’azienda? È giusto basare le scelte economiche di un paese sul pareggio di bilancio?

La macro differenza tra pubblico e privato dovrebbe risiedere nel fatto che il primo ha l’obbligo di pensare al bene di tutti, il secondo è naturalmente portato ad occuparsi dei propri affari.

È sulla base di questo principio che la scelta da parte del Governo di affidare la gestione dell’emergenza a commissari ed esperti esterni non è andata giù a molti.

Le loro scelte, fa notare Fabio Duranti in diretta con Franscesco Vergovich e Valerio Malvezzi, gravano sulle vite e sul futuro di tutti.

“Prove generali di dittatura?” Duranti lancia la provocazione. Ecco il dibattito in diretta.

PROVE GENERALI DI DITTATURA ► Duranti: “Hanno svenduto l’economia, la nostra libertà e la nostra salute”

“Viviamo in un paese svenduto ai privati. La politica che è stata eletta per governare e per mettere all’interno dei ministeri persone competenti per l’azione ministeriale, cosa fa? Con la scusa dell’emergenza nomina commissioni, commissari, comitati, task force, stati generali… gente senza qualifiche sulle cui decisioni grava poi il nostro futuro. È stato deciso il nostro futuro su decisioni di soggetti nominati lì per lì.

Tutta gente che sono ottimi manager privati per speculare con le loro aziende, ma non hanno niente a che vedere con il pubblico. Sono speculatori privati messi a capo di servizi pubblici: con le loro decisioni arbitrarie incidono sulle nostre libertà personali, sulla nostra economia, sulla nostra salute, sulla nostra vita. Questa non è una prova generale del disfacimento del concetto di Stato? Non è un attacco frontale alla democrazia? Non è una prova generale di dittatura elitaria del futuro?