Purtroppo il momento è arrivato, ed è quello in cui vediamo salire i contagi da Covid-19 in maniera esponenziale e non più lineare. Che cosa significa? Significa che, giorno dopo giorno, la crescita dei contagiati sarà molto maggiore di quella che ci aspettavamo e che poteva pure essere se avessimo messo sotto controllo questa malattia.

Cosa che invece non è avvenuta perché abbiamo, probabilmente, non utilizzato bene le uniche difese che abbiamo contro il virus. Sono davvero le uniche, prima che si arrivi in condizioni gravi, cioè il distanziamento fisico e la auto protezione.

Siccome quando si allarga la base dei contagiati si allarga inevitabilmente anche la base dei malati e inevitabilmente quella degli ospedalizzati e inevitabilmente quella delle terapie intensive e alla fine anche dei morti, perché questa non è un’influenza, la responsabilità di questo stato di cose è nostra. Nel senso che non abbiamo continuato a proteggerci come dovevamo e addirittura abbiamo assistito a una minoranza piuttosto chiassosa, soprattutto molto ignorante, istillare il dubbio che queste misure non funzionassero.

Queste misure sono le uniche che abbiamo, le abbiamo da tanti anni, e sono quelle che hanno sempre funzionato. Infatti dove si utilizzano si arriva a limitare quei numeri che invece oggi ci preoccupano. Prima di arrivare ad un lockdown nuovo, cosa che nessuno vuole, dobbiamo cercare di muoverci in un’altra maniera.

Disinfettiamocele queste mani, non ce le portiamo alla bocca, e soprattutto teniamo la mascherina nella maggior parte dei casi esterni, quando c’è qualcun altro, e sempre quando siamo in casi interni. Facciamolo sempre, e distanziamoci. Non ci vuole tanto a farlo. Questo evita il confinamento che abbiamo già subito e farà passare anche questa seconda ondata.

Ormai nessuno più dubita che si chiami così. Soltanto gli ignoranti di prima potevano pensare che non ci sarebbe stata. Perché nelle pandemie funziona così. Basta guardare l’ultima che ha funzionato esattamente alla stessa maniera. Probabilmente ne avremo ancora per un po’. Se le cose vanno bene, e noi siamo bravi, possiamo appiattire di nuovo quella curva in poco tempo. Altrimenti bisognerà arrivare in primavera o addirittura a un vaccino.

Ma perché arrivare sempre in emergenza quando potremo pensarci prima? Perché purtroppo l’ignoranza delle questioni scientifiche, la scarsa applicazione del metodo e l’improvvisa situazione che si è palesata a molti di poter essere depositari di un sapere che non hanno mai nemmeno visto in fotografia, tutto questo ha portato a questa situazione qua.

Dunque io per conto mio continuo a lavorare e a fare le mie cose. Lo faccio in maniera protetta, con la distanza. Questa naturalmente non mi mette al sicuro al 100%. Ma faccio qualche cosa che non vale solo per me, anche per gli altri.

GeoMario, cose di questo mondo – Con Mario Tozzi