Proprio non avrei voluto continuare a parlare di pandemia. Invece, purtroppo, bisogna continuare a farlo. Perché ci sono delle risposte, ai post e alle pillole che faccio ogni mattina per la radio piene di ignoranza.

Ma è così divertente che non mi nemmeno di bloccarli certi commenti. Sono pieni ignoranza, di scarsa cultura, di nessuna conoscenza del metodo scientifico, di incapacità di guardare alla realtà. Sono animati da qualche notizia captata per caso sulla rete. Sono persone che non avrebbero avuto nemmeno uno strapuntino nel palcoscenico dello spettacolo che si rappresenta, e invece vorrebbero stare addirittura sul palco. Ma non ne hanno la statura.

Addirittura qualcuno dice: ‘La pandemia la dichiarano i malati’. ‘Per una pandemia ci vogliono milioni di morti’. Ma chi le ha mai dette queste cose?
Poi ci sono quelli che ricordano i candidati premi Nobel per la medicina 2018. Le candidature ai premi Nobel vengono rivelate mezzo secolo dopo. Quindi non ci può essere nessun candidato al premio Nobel del 2018 che oggi possa dire di essere stato candidato. Lo saprà nel 2068.

Su questo non è che bisogna informarsi in posti strani. Basta informarsi dalle fonti accreditate e non da questi sciaguratelli del web: che tenerezza che fanno. Offendono, minacciano, pronti a squagliarsi se poi li prendi di persona perché non hanno coraggio e niente da dire. Sono analfabeti funzionali. Non sono in grado di decriptare un messaggio della comunicazione né scritto, né visto e neanche saprebbero riassumerlo. Nemmeno sanno che cosa è un messaggio.

Noi però ci troviamo questi fanfaroni che sembrano possano avere un’importanza sul web. Ma quello che conta nei social sono appunto questi fanfaroni. Per questo io non mi lascio trascinare. Li guardo, sorrido e tiro avanti.
Quando il poco è poco non conviene nemmeno misurarsi, anche perché non voglio far brillare nessuno di luce riflessa.

GeoMario, cose di questo mondo – Con Mario Tozzi

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