Lo studio prima di tutto… tranne che per la mascherina: senza quella passare il prossimo anno scolastico non sarà garantito.
E’ di questi giorni infatti la proposta di alcuni presidi scolastici che stanno pensando a una punizione per chi non rispetta le misure anti-Covid a partire dal primo giorno in cui suoneranno le campanelle. Pene graduali, dal 5 in condotta alla sospensione per i trasgressori.

Per di più, si fa sapere, “ci sarà una gradualità: il ragazzo che non la indossa in modo provocatorio, il negazionista sarà allontanato dalla scuola“, dice il Preside dell’istituto Salvemini di Bologna.
Una punizione ideologica verrebbe da dire, più che di tutela della sicurezza degli alunni: è il credo che, se passasse questa linea, verrebbe dunque allontanato dall’istituzione.

Ciò che in fondo ha sempre sostenuto il filosofo e saggista Diego Fusaro, il quale ha ribadito il concetto di un’emergenza politica, più che sanitaria a ‘Un Giorno Speciale’.
l’invito è ai genitori: “Davvero volete tutto questo?
Ecco il suo monito ai nostri microfoni.

Di cosa vi stupite? Un tempo si mettevano le camicie nere ai balilla, ora si mettono la mascherina, i nuovo simboli del nuovo ordine terapeutico.
Il guaio di questo regime terapeutico è che si propone sempre di essere a fin di bene e tutti quei diritti e libertà che toglie dice di farlo per il tuo bene; ma io esorto a diffidare di chi in nome della libertà futura vi restringe quella presente. Diffidate sempre perché sono formule che rivelano ben presto la loro capziosità.

Purtroppo alla fine sta accadendo quel che temevo, che mettono le mani sui nostri figli, sui nostri bambini, educandoli al nuovo ordine terapeutico che si protrarrà ancora per lungo tempo. I presidi devono adeguarsi a queste norme quindi è difficile individuare le responsabilità, certo se tutti i genitori facessero un’azione di classe a protestare e ad opporsi qualcosa potrebbero anche ottenere.
L’esortazione che facciamo ai genitori è: volete che i vostri figli siano imbavagliati a scuola come schiavi?
“.


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