A Benevento hanno visto le streghe. Interiste. Roba buona quella di Conte che ha ricordato le lezioni di aritmetica, cambiando l’ordine dei fattori il prodotto non cambia, dunque Inter rivista e corretta ma efficace e micidiale, già dopo meno di mezzora Pippo Inzaghi aveva perso una settimana di carriera, rimbambito dalla giostra milanese, presente in ogni zona del campo, Hakimi è il treno ad altissima velocità sulla fascia destra e Kolarov ha tagliato il gioco con il suo sinistro lungo dal quale è nato il primo gol quando non era trascorso nemmeno un minuto.

Facile il lavoro dei due difensori, agevole quello di Vidal che non ha mai lasciato il nostro campionato, addirittura decisivo Gagliardini e ho detto tutto. Di Lukaku uomo gol inutile aggiungere altro alla sostanza, ai fatti che illuminano le sue prestazioni. Non vanno trascurati gli errori di presunzione (Handanovic) e di emozione (Montipò) in un pomeriggio di svago per i nerazzurri che si sistemano a punteggio pieno dopo due partite.

Se c’è una leggera ruga è segnata dai due gol subiti, dopo i tre buscati dalla Fiorentina e altre occasioni concesse con generosità, distrazione ed errori di lettura. Comunque nove gol realizzati in due partite sono un bel vedere. Siamo all’inizio ma ci sono profumi che danno alla testa.

Post scriptum: la notizia del giorno è la prima vittoria dello Spezia in serie A in casa di una Udinese totalmente ubriaca e non di merlot.

Tony Damascelli