Il virus non si è ancora fermato. Questa è la realtà con cui dobbiamo fare i conti, non soltanto in tutto il mondo. Questo lo vediamo molto bene con nazioni che sono sotto lo schiaffo di un contagio sempre crescente. Per altro in queste nazioni non salgono soltanto i contagi ma anche i ricoveri in terapia intensiva e alla fine anche le vittime.

Ma anche in Italia si può vedere che c’è stato un aumento e, a un certo punto, questo aumento non è stato recuperato da una discesa almeno tra i contagiati. Siccome non sappiamo se e quanto questi contagiati trasmettono la malattia e con quali conseguenze, nessuno può saperlo ancora, è bene usare il principio di precauzione. Un principio noto in tutte le scienze fisiche, compresa la medicina. Se tu non sai se una cosa può fare danno oppure no, mettiti nella condizione di subire il minor danno possibile.

Se non sai se questi contagi corrispondono poi a quante nuove malattie, quanti ricoveri in terapia intensiva e quanti morti, è bene che ti metta nella condizione di averne il meno possibile. Questo lo si fa soltanto in una maniera: con le mascherine e con l’autodistanziamento. Quindi dobbiamo vedere anche in questo senso alcuni dati molto significativi.

Tra i medici che hanno avuto a che fare con gli ospedali e tutto quanto il periodo del lockdown, quelli che hanno avuto circa un 10% dei decessi sono i dentisti. Ma i dentisti però non sono il 10% dei medici totali: sono di più. Dunque i dentisti sono anche i medici che più frequentemente e più normalmente si proteggono con le mascherine. E’ molto difficile che voi entriate dal vostro medico e costui abbia la mascherina addosso in tempi normali.

I dentisti ce l’hanno sempre. Quindi significa che le mascherine funzionano, oltre al fatto che si usano in chirurgia da ormai decenni senza averne avuto svantaggi  ma soltanto vantaggi. Insomma siamo ancora in piena ondata di virus e sappiamo che i contagi si traducono anche in danno economico. Perché se tu sei contagiato e obbligato alla quarantena, non produci, non lavori e non puoi essere considerato parte attiva del paese.

Dunque che tu trasmetta o meno la malattia, per quello che ti riguarda, è la stessa cosa. Dal punto di vista generale sono 15 giorni in cui te ne devi stare buono a casa senza fare niente. Sarebbe il caso di piantarla con queste sciocchezze su ‘mascherine sì, mascherine no’. Adesso, con questo obbligo di portarle dalle 18 fino alle 6 del mattino, in ambienti dove ci possa essere una vicinanza troppo pronunciata, non si potrà più sfuggire.

Ma perché si fa questo? Perché è impossibile farlo per fasce o contando sull’intelligenza delle persone. Quello che abbiamo visto sono casi di isteria collettiva, in cui le mascherine venivano schiacciate a terra e buttate. Se ci si fosse mossi bene prima, forse sarebbe avremmo potuto evitare queste altre misure che adesso ci sono e che ci teniamo. A me non piacciono, ma questa è l’unica strada che abbiamo.


GeoMario, cose di questo mondo – Con Mario Tozzi

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