Dopo la chiusura delle discoteche e la stretta sulle mascherine nei locali pubblici, sembra tornare una fase di limitazioni con la paura di un nuovo lockdown. Con tutte le critiche annesse, dal mondo sanitario ed economico.

Diego Fusaro ha commentato con Stefano Molinari e Fabio Duranti la natura totalitaria di questa emergenza Coronavirus, esprimendo la sua preoccupazione. Auspicando proteste popolari contro le limitazioni costituzionali, Fusaro ha paragonato le mascherine dei servi nell’antichità a quelle che indossiamo, in modo servile.

“Ho una grande preoccupazione per questo regime terapeutico e protettivo che sembra non perdere il suo mordente, anzi sembra che tutto ci porti al ritorno della fase 1. Una pandemia infinita o pandemia yo-yo, colpevolizzando i giovani e gli assassini dell’apericena scaricando su di loro la responsabilità. Per far durare le misure emergenziali bisogna far durare l’emergenza. 

Quello che stupisce è la servitù volontaria, che molti non capiscono o non vogliono capire che stiamo in un totalitarismo protettivo, che ti impedisce le libertà ma dice che lo fa per il tuo bene.

Questi soloni delle sinistre fucsia-arcobaleno temono le rivolte di massa, una volta il Partito Comunista le fomentava. Oggi temono il populismo temendo l’idea di un popolo sovrano, che è la democrazia… che pare diffonda il virus.

Sarebbe auspicabile ci fossero rivolte di massa in piazza quando vengono tolte le libertà invece di vedere masse di lobotomizzati che cantano con l’arcobaleno sui balconi.
Se abbiamo appreso qualcosa dall’antifascismo è che dobbiamo scendere in piazza e lottare quando vengono negati i diritti. Colui che per fare salva la vita rinuncia alla libertà si chiama servo, citando Hegel”.

“Durante la pandemia e il lockdown almeno 9 punti della Costituzione violati”

“Siamo in un epoca di grande caos, che permette di fatto al più forte di imporsi. Durante la pandemia e il lockdown sono stati calcolati almeno 9 punti della Costituzione violati, per specificare come questa pandemia abbia una rara potenza disgregatrice rispetto allo spirito della Costituzione. Se ci avessero detto: ‘da domani non esiste più la Costituzione e non potete uscire di casa’, forse qualcuno sarebbe sceso in piazza a protestare, se però c’è il virus tutto diventa legittimo, strumentalizzato dal potere politico. Il virus c’è ma è strumentalizzato dall’ordine politico. Dai verbali desecretati emerge che il comitato tecnico-scientifico aveva dato parere negativo per il lockdown nazionale ma poi Conte lo ha fatto… quindi una scelta squisitamente politica e autoritaria che non ha niente a che vedere con le ragioni mediche. Con la pandemia è stata scardinata anche la tripartizione dei poteri, con un predominio del potere esecutivo che ha scavalcato il potere legislativo con i dpcm di dubbia legalità.

Cosa succede se la pandemia non finisce mai? L’ordine terapeutico è particolarmente subdolo. Queste norme introdotte con l’emergenza hanno il brutto vizio di rimanere anche dopo, pensate alle norme anti-terrorismo. Penso che le mascherine difficilmente andranno via. La mia libertà è minacciata anche dalla mascherina se diventa obbligatoria, che è nella storia il marchio dello schiavo”.

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