Maurizio Pasca, Presidente del Sindacato Sale da Ballo, ha richiesto l’attivazione di un ricorso al Tar del Lazio contro il provvedimento della nuova ordinanza di chiudere le discoteche.

“I giovani andranno in strutture abusive, non sarebbe stato opportuno tenerli in luoghi sicuri?”, con queste parole Pasca lancia un appello al Governo e richiede l’immediata riapertura dei locali.

A “Un giorno speciale” Stefano Molinari intervista il Presidente SILB al riguardo, ponendo l’accento anche sul risvolto politico di tale disposizione. Ecco l’intervento.

Contro l’ordinanza: il ricorso al Tar del Lazio

E’ come se si andasse in un ristorante e non dessero da mangiare. Il ricorso verrà presentato oggi pomeriggio al Tar del Lazio. Noi richiediamo la riapertura immediata delle nostre aziende e la sospensione dell’ordinanza in quanto dovuta agli assembramenti visti in qualsiasi ambito e luogo.

Allora perché penalizzare solo alcuni luoghi? Di certo non chiediamo la chiusura degli altri ma con alcuni accorgimenti potevamo stare ancora aperti. Paghiamo le conseguenze per alcuni gestori di locali. Perché pagarne tutto il settore?

Da ieri le discoteche sono chiuse. Di solito sono due o tre milioni di giovani che frequentano tali luoghi di divertimento. Chiedo al governo: dove andranno questi giovani in questo periodo di chiusura? Certamente in strutture abusive, che sfuggono a ogni tipo di controllo. Allora non sarebbe stato opportuno rimanere all’interno di locali sicuri, controllabili?

I giovani come capro espiatorio. E’ una mossa di propaganda politica?

Le discoteche sono state chiuse il 13 febbraio e alcune rimangono ancora tali. Ne sanno quando potranno riaprire. Il decreto di giugno ha dato possibilità di riaprire solo al 30% delle aziende. E l’ulteriore 10% non ha aperto perché non in grado di mantenere il distanziamento sociale richiesto. Perciò quest’ultime non stanno incassando da mesi. E’ gente disperata e il Governo se n’è dimenticato.


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