Questo pomeriggio il Napoli si è presentato al Tardini di Parma in pienissima emergenza offensiva con l’assenza contemporanea di tutte le punte centrali: Mertens, Milik e Llorente.

Come attaccante avanzato ha giocato da titolare Lozano… ma solo per venti minuti: tanto è stato il tempo che è bastato a Gattuso per capire che il messicano in quella posizione proprio non ci può giocare (il buon Ancelotti non lo aveva capito in 5 mesi).

E così al centro dell’attacco si sono alternati dapprima Politano, poi Callejon e infine Insigne.

Più che le punte, però, ai partenopei è mancata la voglia di lottare e, aspetto forse più grave, la giusta concentrazione.

Una cosa è scendere in campo sapendo dosare le energie fisiche in vista di quello che sperabilmente sarà un lungo agosto europeo… altra è non avere la dovuta attenzione per non compiere gli errori banalissimi che hanno inevitabilmente vanificato quello che comunque era stato un netto predominio territoriale degli azzurri.

I 3 gol della partita, vinta dai parmensi per 2-1, sono arrivati tutti su calcio di rigore (ma ormai questo non fa più notizia). Proprio in quelle circostanze è stato raggiunto il picco delle ingenuità e delle distrazioni.

Facile immaginare che Gattuso saprà farsi sentire considerando che le ultime tre giornate di campionato sono tutt’altro che semplici per il Napoli che dovrà affrontare nell’ordine Sassuolo, Inter e Lazio.

Il tecnico partenopeo aveva esordito sulla panchina azzurra proprio nella gara di andata.

Anche allora, come oggi, i gialloblu vinsero per 2-1.

Quella iniziale sconfitta fu comunque certamente il primo tassello della costruzione del Napoli vincente che si è poi ammirato in inverno.

Chissà che questa nuova sconfitta non possa costituire il primo vero tassello di un Napoli vincente in estate.

Vittorio de Gaetano