Il 14 luglio 2020 è stato firmato il nuovo DPCM dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Tale decreto proroga lo “Stato di emergenza” fino al 31 luglio e riconferma i provvedimenti restrittivi attuati fino ad ora.

E’ ormai evidente che il Governo italiano non ha ancora sviluppato un piano preciso per rilanciare economicamente il paese. Come mai non si parla più del MES? Dove sono gli aiuti promessi dall’Unione Europea per il nostro paese?

A “Un giorno speciale” Francesco Vergovich intervista al riguardo Marco Antonellis, direttore di “Palazzi & Potere” su AffariItaliani.it. Ecco alcune riflessioni emerse.

Aspettando invano il MES e il Recovery Fund

“Brutta faccenda. Eravamo partiti con mille speranze ma in Europa ci stanno sbattendo tutti la porta in faccia. L’Europa si doveva mettere a disposizione nostra anche in virtù di tutte le scuse che hanno fatto la Merkel e company. Rischiano di finire l’ennesima volta commissariati a un’Europa che non ci vuol sentire.

Refrattari alle esigenze degli italiani e gli piacciamo solo per farsi una bella vacanza o ci vedono come una loro colonia. Non ci rispettano per ciò che siamo, una nazione capace con mille difetti ma non è che in Francia o in Germania non ci sono. Continuano a trattarci come figli di un dio minore”.

I bonus lavoro sono il punto debole del Governo

“Dovrebbe arrivare a giorni un ulteriore DPCM per stringere. C’è poi il tema dello “Stato di emergenza”, io avrei aspettato perché l’emergenza la fai se è in atto. E’ evidente che è una cosa politica. Il vero tema è se questo Governo è in grado di garantire il rilancio del paese.

I bonus creati dureranno fino a un certo punto. Rischiamo di vivere dopo l’estate mesi veramente problematici. Il problema principale e punto debole di questo Governo è proprio la creazione dei bonus di lavoro. Si sta ragionando sull’emissione di alcuni titoli di Stato Nazionali per finanziare lo Stato ma al momento non c’è nessun fatto concreto in merito”.


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