Con l’avvento della stagione del Coronavirus sono molteplici gli elementi che hanno rinnovato la nostra quotidianità. Da qualche mese conviviamo, ad esempio, con alcuni dispositivi sanitari caratteristici del nuovo presente: gel igienizzanti, guanti ma soprattutto le mascherine.

Proprio su queste ultime, da tempo è in corso un dibattito che vede contrapposte due fazioni: i ligi ai protocolli scientifici e a tutte le disposizioni governative da un lato, i ribelli che si oppongono a delle misure ritenute eccessive dall’altro.

Tra coloro che si sono schierati nel partito dei cosiddetti “No-Mask” spiccano gli acuti di Fabio Duranti che, insieme a Francesco Vergovich, si è espresso sul tema mascherine e su altri argomenti di strettissima attualità.

Ecco l’intervento di Fabio Duranti a “Un Giorno Speciale”.

Sapete dove il virus si trattiene di più? Le mascherine

“La democrazia uno se la deve anche meritare. Non possiamo umiliare il concetto della democrazia. Tutti fanno come vogliono. Questa non è democrazia, è una pazzia totale. I governatori le sparano solo per avere un po’ di visibilità, per apparire due minuti in televisione. Le troppe autonomie, sono un problema. Abbiamo bisogno di qualcuno che governi.

Guardate gli Stati Uniti. Trump può essere discutibile in mille modi, ma è un uomo che sta facendo mille cose. Ha bloccato i vaccini di Bill Gates, la buffonata dell’Oms, ha evitato alcune cose che non vanno nell’economia.

Gli americani son contenti di un presidente che usa la sua autorità, ma non in modo dittatoriale. Qualche volta devi tirare le orecchie a qualcuno. Però, lo deve fare un uomo forte ed equo. Poi gli è capitata questa patata bollente da gestire, che peraltro è figlia di una trascuratezza nelle forze dell’ordine americane.

Chi abbiamo adesso noi è gente non eletta. Perché i 5 Stelle sono stati eletti con un altro principio: vai a cacciare via l’establishment. E invece lo hanno solidificato. Oggi stanno lì solamente per la conservazione della poltrona. Altri, come il presidente del Consiglio, non sono stati eletti.

Io le mascherine le vieterei proprio. Anche al chiuso perché fanno male. Il Ministero della Salute ha pubblicato sul sito ufficiale quanto questo virus si tratterrebbe sulle varie superfici. Sapete qual è la superficie dove il virus si tratterrebbe più a lungo? Le mascherine, per sette giorni. E lo dice il Ministero della Salute”.

Parere sul generale Pappalardo

“Io credo che il generale sia una brava persona. Il problema è che molto spesso non organizzare le proteste in un modo corretto e autorevole, mandi tutto in caciara. E allora consolidi di più la posizione dei tuoi avversari. Rischia di passare tutto per una pagliacciata, quando pagliacciata non è.

Il problema è che se ti metti lì, preso dalla foga e non pensando alle conseguenze mediatiche, e ti metti a fare l’ordine d’arresto al Presidente della Repubblica…crolla miserabilmente la tua autorevolezza.

Il metodo è sbagliato. Si può essere più eleganti e più in linea con i principi democratici per protestare contro quella che è ancora un’ingiustizia. Un’occupazione di tutti gli spazi, un’occupazione della comunicazione. Un relegare l’editoria pura in un angolo favorendo l’editoria al soldo dell’industria farmaceutica e dei mercati”.

In classe con la mascherina: una follia!

“Io dovrei entrare in un locale senza mascherina. Si arrabbierebbero ed io rivendicherei i miei diritti. Teoricamente direi no, il Dpcm è illecito e ci sono evidenze scientifiche che dicono che è peggio averla che non averla. Sappiamo tutti che la mascherina è una stro**ata colossale.

Ma stiamo scherzando? Se avessi un figlio in età delle scuole dell’obbligo io comincerei ad informarmi. Potrebbe venire un disadattato. Un bambino con la mascherina in classe a distanza di tre metri l’uno dall’altro a me sembra una follia.

Ecco dove si vede il comandante che stabilisce delle cose serie che un Paese deve fare. Guardate la Svezia e gli Stati Uniti. Ci domandiamo perché gli Stati Uniti hanno una mortalità per milione di abitanti inferiore alla nostra. E la Svezia pure”.

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