Speranza, Frajese analizza punto per punto la sentenza ▷ “Ecco quando finisce la sperimentazione”

“Collaborazioni scientifiche senza precedenti hanno consentito di completare la ricerca del vaccino contro il COVID-19“.
Poi l’altra fatale affermazione: “I vaccini si sono dimostrati sicuri ed efficaci in ampi studi clinici di Fase III, soddisfacendo i parametri di sicurezza ed efficacia concordati a livello internazionale, prima di essere introdotti nei programmi di immunizzazione nazionali”.
Queste le motivazioni con cui le tre giudici del Tribunale dei Ministri di Roma hanno archiviato il caso di Roberto Speranza, accusato in merito alla gestione dell’emergenza pandemica. Molti i dubbi su come sono stati gestiti i vaccini contro il SARS-Cov-2, e molte le critiche sulle dichiarazioni in merito agli effetti avversi.

Tra le altre cose, gli Aifaleaks emersi da Fuori dal Coro hanno fatto sapere che tali conseguenze del vaccino sarebbero state minimizzate o nascoste. Il Comitato Ascoltami ha così portato l’ex ministro della Salute in tribunale, senza successo. Nelle motivazioni però qualcosa non torna. Ne abbiamo parlato con l’endocrinolgo Giovanni Frajese a Un Giorno Speciale.

Ciò su cui cade inevitabilmente l’occhio è soprattutto quel “prima di essere introdotti”.
Ma sulla sperimentazione le informazioni sono state negli anni saltuarie e insufficienti.
Frajese è molto diretto su questo: “Sperimentati prima dell’introduzione? E’ falso, si tratta di una moneta falsa.
Ricordo la prima volta che finì in televisione con Sileri. Spiegavo che il trial, che vuol dire la sperimentazione scientifica per esempio nei bambini dai 5 ai 12 anni, avrebbe visto la fine della sperimentazione di fase 3 mi sembra a luglio di quest’anno. Ora, che stiamo parlando di tre anni dopo, il vaccino in realtà rimane ancora sperimentale
“.

Non solo: “Non sappiamo neanche quanto dura l’azione della produzione di questa spike. È stato tra l’altro tutto sdoganato, una serie di novità incredibili come per esempio la presenza della metipseuduridrina, cioè una base sintetica che è stata messa all’interno dell’RNA per garantirne la stabilità

Qui l’intervento integrale.