In questi ultimi giorni di luglio, i leader dell’UE hanno concordato il piano per la ripresa e il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2021-2027 per uscire dalla crisi della pandemia e gettare le fondamenta di un’Europa moderna e più sostenibile. Seguiranno ora i negoziati con il Parlamento europeo per concludere urgentemente i lavori su tutti gli atti giuridici. Una volta adottata, la decisione sulle risorse dovrebbe essere approvata dagli Stati membri, il più presto possibile.

Antonio Maria Rinaldi, europarlamentare della Lega, è intervenuto nella sessione plenaria del Parlamento Europeo, proprio nella discussione sul Recovery Fund e sul bilancio pluriennale dell’Unione. Esprimendo sdegno per chi ha fatto uscite fuori luogo sull’Italia, ha invitato a guardarsi bene dal considerare l’accordo del Recovery Fund una vittoria per gli italiani.

“L’Italia è stata contributore netta per le casse dell’Unione con 160 miliardi negli ultimi 20 anni, includendo anche gli aiuti a sostegno dei paesi in difficoltà finanziaria. Per chi i conti li ha fatti veramente e non con le lenti colorate, magari azzurre con stelline di contorno, è chiaro che anche stavolta l’Italia al termine di tutto il complesso programma Next Generation (il nuovo progetto che vuole porre delle fondamenta più ambiziose per l’Europa della prossima generazione), continuerà ad essere contributore netto anche a costo di massacrare, fiscalmente e socialmente, i cittadini e le imprese che metterebbero in ginocchio mandrie di rinoceronti furiosi.

“Pulitevi la bocca prima di fare considerazioni sull’Italia”

Quindi invito chi straparla di mirabolanti vantaggi conseguiti dall’Italia al Consiglio Europeo, compresi quelli che traggono benefici essendo diventati importatori netti di sedi fiscali di aziende nell’area Euro, di fare bene i conti e di pulirsi la bocca prima di fare considerazioni fuori luogo sul mio paese.
Presidente Von der Leyen, se un paese in questi anni farà default sul proprio debito, chi pagherà per lui i debiti contratti dal programma Next Generation?”

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