Così parlò non lo Zarathustra Nietzschiano, bensì Gualtieri, scudiero giallofucsia del Vis-Conte dimezzato: data l’emergenza è d’uopo scordarsi il posto fisso e i contratti a tempo indeterminato.

In sostanza, ha spiegato il fido scudiero del Vis-Conte, contro la crisi servono più contratti a termine.
Una tesi che anche dal punto di vista strettamente economico è facilmente falsificabile, l’ha fatto l’economista Emiliano Brancaccio, il quale ha mostrato peraltro come l’88% ricerche scientifiche dica esattamente il contrario di ciò che ha sostenuto l’ultra-liberista fucsia Gualtieri.

Possiamo dirlo senza tema di smentita: il Covid-19, chissà perché, rinsalda, conferma e velocizza tutte le tendenze già in atto della glebalizzazione capitalistica, se la guardiamo dalla parte di coloro che la subiscono quotidianamente, assumendo sempre più lo statuto di schiavi e sudditi del nuovo capitalismo sans-frontiére, che sta globalizzando la disuguaglianza, la miseria e lo sfruttamento.

Questa è l’essenza della globalizzazione, magnificata solo da chi se ne avvantaggia, cioè i signori apolidi della finanza, turbomondialisti del capitale e-commerce e così via, ma che se guardate dal basso assume sempre più i connotati della glebalizzazionne.

Non sappiamo da dove arrivi il coronavirus, ma sappiamo dalla parte di chi sta: della classe dominante, di cui asseconda, fortifica e accelera tutti gli interessi e le tendenze fondamentali, dal passaggio della società reale a quella contactless, del digitale e delle relazioni sospese, fino alla lotta del denaro contante, arrivando al potenziamento senza limiti delle classi plutocratiche della globalizzazione finanziaria.
Si passa poi ancora per la nomina di task force non elette e non democratiche di chiaro stampo neoliberista, si veda quella surreale capitanata dal top manager Colao, aedo del liberismo no border.

Questo è il punto fondamentale, il Covid-19 è stato subito arruolato dalla classe dominante nelle sue fila.
Sta efficacemente attuando il programma della globalizzazione, velocizzandolo e, in nome dell’emergenza, negando anche solo il diritto di una discussione parlamentare di queste norme che si presentano come emergenziali e che sono in realtà, ancora una volta, il piano politico della classe dominante.

RadioAttività, lampi del pensiero quotidiano – Con Diego Fusaro


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