La cosa vergognosa dei cortili di siepi di Villa Pamphili, è il fatto che questa rappresentazione viene tranquillamente riportata da tutti gli organi d’informazione come se si trattasse di Re Giuseppe XVI, seguito dalla sua corte.
Noi però siamo ancora in una repubblica parlamentare: non ci sono altri luoghi di discussione che non siano il Parlamento.

I media però non si scandalizzano, non criticano tutto ciò. Come se fosse normale che un Presidente del Consiglio, per acquisire dei pareri, vada in un luogo alternativo al Parlamento.
Sono i parlamentari che fanno sul territorio tutto le loro Ville Pamphili, per questo parliamo di un’offesa alla costituzione italiana, un insulto alla situazione democratica, al principio parlamentare.

Cosa votiamo a fare se il Parlamento non ha motivo d’esistere?
A cosa serve il voto se si fa questa sceneggiata di una fase di ascolto?

Presidente Conte, vuole ascoltare? Le do un consiglio: vada in qualunque mercato italiano di periferia.
Non stia ad ascoltare Ursula Von der Leyen e Christine Lagarde.
Vada ad ascoltare la signora Maria, che vende il pesce. Vada ad ascoltare il signor Mario, che vende prosciutto. Ascolti queste persone qui, vada a vedere le aziende, ad ascoltare le persone vere.

Il problema è che a fare le leggi ci sono dei burocrati e dei politici che avallano tutto ciò, che non hanno mai visto un’azienda in vita loro.
Dirò di più: abbiamo un Parlamento fatto per la maggior parte di persone che non hanno mai lavorato, che alla prima esperienza politica non ne hanno una pregressa di lavoro.
Ciò li porta a dire grandi banalità, e in concreto non fanno niente.

Quel che è drammatico è che si convocano gli Stati Generali per ascoltare i bisogni delle imprese.
Ma cosa volete che vogliano le imprese?
Vogliono contributi a fondo perduto, perché voi avete chiuso le aziende, messo a zero la prima riga del conto economico e adesso gli dite di andarsi a indebitare.

O siete degli incoscienti, o siete delle persone che palesemente nascondono la verità: uscire da questa folle Unione Europea, Malvexit!

MalvezziQuotidiani, comprendere l’Economia Umanistica con Valerio Malvezzi


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