Cerchiamo di capire insieme cosa sta accadendo nel mondo in ambito geopolitico: siamo di fronte ad un momento epocale per la rivalsa dell’Italia.
La Germania mercantilista, con il suo surplus commerciale, ha bisogno di poter accedere senza limitazioni sia al mercato cinese che a quello americano, ed è proprio quello che ha potuto fare liberamente fino ad oggi.

La nuova Guerra Fredda tra USA e Cina costringe tutti i paesi ad un decisivo riallineamento geopolitico, e quindi a privilegiare uno solo dei due mercati.
Ciò può essere letale per una nazione come la Germania, perché a differenza dell’Italia essa dipende in misura maggiore dall’export cinese.
I tedeschi proveranno quindi ad utilizzare l’intera Unione Europea per assecondare i loro interessi, provando a creare un blocco euro-asiatico che gli dia minore dipendenza dal mercato americano. Questo ovviamente a discapito di altri paesi membri, come l’Italia.

La Germania proverà a barattare con le superpotenze mondiali il fatto di poter influenzare l’allineamento dei paesi europei in questa scelta scelta. Questo è inaccettabile.
Non possiamo permettere che i tedeschi ci usino letteralmente come merce di scambio in questa Guerra Fredda tra cinesi e statunitensi.
Stiamo vedendo in questi mesi che con tale scopo, la Germania usa perfino gli aiuti europei per far fronte all’emergenza Covid, vincolandoli al nostro allineamento geopolitico.

Non a caso gli stanziamenti in questione sono rinviati al 2021, in cui ci saranno le elezioni presidenziali americane.

All’Italia in questo momento serve quindi un partito no-euro, che abbia “neutralità” come parola d’ordine, ma capace di stringere accordi con l’amministrazione Trump in funzione anticinese.
Abbiamo potenzialmente un potere enorme: possiamo mettere sulla bilancia la chiusura degli accordi della via della seta, nonché chiudere al 5G cinese, chiedendo in cambio all’attuale amministrazione americana di sostenerci nella battaglia di liberazione dal mercantilismo tedesco, un nemico comune.
La richiesta sarebbe inoltre quella di fungere da scudo anti-spread per permetterci di uscire dalla gabbia della moneta unica.

Abbiamo un potere contrattuale con gli USA che non abbiamo mai avuto prima.
Ciò che occorre è una classe politica sovranista che non inneggi alle dittature comuniste.
Per questo l’augurio che posso fare al nuovo partito anti-euro di Gianluigi Paragone è di mettere la questione geopolitica al centro dell’agenda. Di prendere chiaramente le distanze dalle sirene cinesi e di far valere il nostro immenso potere contrattuale con l’alleato atlantico. Soprattutto se in America verrà riconfermato Donald Trump.

La Matrix Europea – La verità dietro i giochi di potere, con Francesco Amodeo


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